Si conclude con 41 condanne per complessivi 82 anni di reclusione, il processo su di una maxi truffa all’Inps nel Nord Salento con le indennità di disoccupazione, malattia e di maternità, utilizzando l’escamotage della falsa assunzione di braccianti.
Il giudice monocratico Stefano Sernia, attraverso le 120 pagine di sentenza con motivazione contestuale, ha inflitto: 7 anni per Marianna Perrotta di Surbo, a capo dell’omonima azienda agricola che sarebbe stata utilizzata per le false assunzioni; 3 anni e 4 mesi per Irene e Monica Ingallo, entrambe di Trepuzzi; 3 anni e 3 mesi per Anna Calò di Surbo; 2 anni ed 11 mesi per Vita Colucci di Campi Salentina; 2 anni e 9 mesi per Natascia Catanzaro di Surbo; 2 anni ed 8 mesi per Giuliana Margiotta di Trepuzzi e per Palma Perrotta di Surbo; 2 anni e 6 mesi per Sonia Del Fato di Surbo; 2 anni e 4 mesi per Marta Bellavista e Sabrina Capraro, entrambe di Squinzano; 2 anni e 3 mesi per Maria Rosaria Fasano di Surbo; 2 anni e 2 mesi per Lucia Macchia di Trepuzzi e Lucia Miglietta entrambe di Trepuzzi e per Paolo Petrucci di Squinzano; 2 anni ed 1 mese Anna Maria Spagnolo di Squinzano.
E ancora condanna a 2 anni per Alessandra Renna e Vincenzo Cosimo Ingallo, entrambi di Trepuzzi; 1 anno e 11 mesi per Anna Maria De Giorgi di Squinzano; 1 anno e 9 mesi per Nicoletta Mazza di Trepuzzi ed Emanuele Palma di Squinzano; 1 anno ed 8 mesi per Enrico Oronzo Massimo Parlangeli di Trepuzzi; 1 anno e 7 mesi per Elisabetta Caretto di Trepuzzi; 1 anno e 6 mesi per Antonio de Matteis di Salice Salentino e Cosimo Giordano di Trepuzzi; 1 anno e 5 mesi per Maria Regina Calatano di Trepuzzi, Cristina Calvara di Surbo, Enzo Petrucci di Trepuzzi, Giovanna Ruggio di Surbo, Antonio Romano di Lizzanello; 1 anno e 4 mesi per Marina Marzo e Giuseppe Muccio, entrambi di Trepuzzi e per Marco Palma e Gianluca Petrucci, entrambi di Squinzano e per Adele Tarantini di Surbo. Infine, 1 anno e 2 mesi per Alessandra Calò ed Anna Fasano di Surbo, Claudio Giordano e Lucio Giordano di Trepuzzi, Anna Greco ed Emira Tornese di Surbo. Per tutti questi 25 imputati è stata però disposta la sospensione della pena.
Il collegio difensivo
Sono assistiti dagli avvocati: Viola Messa, Fabrizio Pellegrino, Alessandra Viterbo, Marco Ligori, Salvatore Rollo, Oronzo Chironi che potranno presentare ricorso in Appello.
Assolta invece E.P. di Lecce, per tenuità del fatto, difesa dall’avvocato Marco Pezzuto.
L’inchiesta
I fatti si sarebbero verificati dal 2013 fino al 2017, soprattutto nel Nord Salento, tra Surbo, Trepuzzi e Squinzano. L’inchiesta coordinata dal pubblico ministero, Maria Consolata Moschettini è stata condotta dai militari della Guardia di Finanza. Durante le indagini è emerso come l’attività aziendale risultava inesistente, all’esito dei controlli degli ispettori del lavoro di Lecce. In particolare per l’assenza di documentazione contabile comprovante le produzioni agricole e l’acquisto dei prodotti per le coltivazioni.
