
Picchiava la compagna, anche quando era incinta, e per un 28enne originario di Nardò è arrivata la condanna.
Al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), nelle scorse ore, il gup Maria Francesca Mariano ha inflitto all’imputato la pena di 6 anni di reclusione, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate dallo stato di gravidanza della vittima.
I fatti si sarebbero verificati a partire dal 2019 e fino al mese di marzo dello scorso anno, quando il 26enne venne arrestato.
Nel mese di maggio di cinque anni fa, la donna venne colpita con pugni sulla pancia. L’uomo non si fermò neanche quando la compagna gli disse che probabilmente ella era in dolce attesa. La donna fece ricorso alle cure ospedaliere, poiché le venne refertata la frattura di tibia e perone e nella circostanza ebbe conferma di essere incinta. E nei mesi successivi, durante la gravidanza, continuò ad essere picchiata dal compagno che le ruppe il timpano.
Non solo, l’uomo in una occasione, la minacciò con le forbici per impedirle di recarsi in ospedale per abortire. E in un’altra circostanza, mentre stava friggendo per cucinare la cena, il compagno le provocò delle ustioni.
Una volta portata a termine la gravidanza, la donna cercò di fuggire da casa per sfuggire alle ire del compagno, ma fu costretta a fare ritorno a casa.
Ed in una occasione il 26enne, per dispetto, urinò addosso alla convivente e al neonato che si trovava tra le sue braccia sul divano.
L’imputato era difeso dall’avvocato Pasquale Morleo del foro di Brindisi e potrà proporre appello.