Perseguitava la vicina di casa ed anche la coinquilina: 35enne leccese condannato a 5 anni

Nel febbraio dello scorso anno, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti.

Era diventato l’incubo di una giovane donna e della coinquilina. Al termine del processo, Yari Castelluzzo, 35enne leccese con numerosi precedenti penali, è stato condannato alla pena di 5 anni per i reati continuati di: violenza sessuale, violenza privata, stalking, minacce gravi e danneggiamento a seguito di incendio e tentata estorsione, commessi a partire dall’estate 2018.

La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione collegiale (Presidente Fabrizio Malagnino). In precedenza, invece, il pm Luigi Mastroniani ha invocato la condanna a 14 anni e 6 mesi.

L’imputato è difeso dall’avvocato Mario Ingrosso che una volta depositate le motivazioni della sentenza potrà fare ricorso in Appello.

Nel febbraio dello scorso anno, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce, diretti dal Vicequestore Alessandro Albini, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Simona Panzera, su richiesta del pm Stefania Mininni, a carico di Castelluzzo

All’epoca il 35enne era domiciliato nello stesso condominio leccese in cui abitavano due giovani e si era invaghito di una delle due.

Più volte era stato respinto in modo deciso, ma perseverava nelle sue azioni, giungendo anche a minacciare la coinquilina della donna, accusata di essere causa del respingimento da parte della ragazza della quale si era innamorato. In alcuni casi ha esibito anche dei coltelli utilizzandoli per intimorire.

Quando è finito in carcere per altri fatti, ha continuato a scrivere alla vittima, alternando lettere nelle quali dichiarava i suoi sentimenti, ad altre contenenti minacce.

Nel frattempo le due donne si sono viste costrette a cambiare domicilio ma una volta fuori dal carcere, il 35enne le ha rintracciate, riprendendo la sua incessante azione di stalker. In un’occasione, a bordo di un motociclo, le ha inseguite per tutta la città fermandosi solo dopo l’intervento della polizia, alla quale le due malcapitate avevano chiesto aiuto. In un caso, invece, l’uomo ha bloccato per strada la ragazza di cui si era invaghito e, costringendola con la violenza, l’ha baciata sulla bocca.

Nel frattempo l’uomo si era trasferito nel centro storico di Lecce e nel corso di alcuni alterchi ha minacciato pesantemente diversi abitanti della zona e nella notte dell’11 gennaio 2020 ha incendiato l’auto di una donna che con lui aveva avuto un battibecco; l’incendio oltre a distruggere il mezzo ne ha danneggiati altre tre parcheggiati nei pressi.

Castelluzzo si è anche reso responsabile di estorsione nei confronti del marito della donna cui aveva incendiato la macchina, giungendo a chiedere soldi in cambio di protezione da eventuali futuri fatti violenti al loro indirizzo.

Il lavoro investigativo ha portato al provvedimento restrittivo in carcere nei suoi confronti.



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