Si invaghisce di una donna e perseguita lei e la coinquilina, in manette 34enne di Lecce

L’uomo, più volte respinto dalla giovane, ha continuato a compiere le sue azioni. Ha altresì minacciato i vicini e in un caso ha anche dato fuoco all’auto di una residente.

Nel fine settimana gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce hanno eseguito una Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere a carico di Yari Castelluzzo, 34enne leccese con numerosi precedenti penali.

L’Ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari, Simona Panzera, su richiesta del Sostituto Procuratore, Stefania Mininni, ha contestato numerosi reati, tutti di natura violenta, tra cui violenza sessuale, violenza privata, stalking, minacce gravi e danneggiamento a seguito di incendio e tentata estorsione, commessi dall’uomo a partire dall’estate 2018.

All’epoca il 34enne era domiciliato nello stesso condominio in cui abitavano due giovani, di una delle quali si era invaghito.

Più volte Castelluzzo è stato a respinto in modo deciso, ma perseverava nelle sue azioni, giungendo anche a minacciare la coinquilina della donna, accusata di essere causa del respingimento da parte della ragazza della quale si era innamorato. In alcuni casi ha esibito anche dei coltelli utilizzandoli per intimorire.

L’uomo non ha interrotto la sua azione nemmeno quando è finito in carcere per altri fatti e da lì ha continuato a scrivere alla vittima, alternando lettere nelle quali dichiarava i suoi sentimenti, ad altre contenenti minacce.

Nel frattempo le due donne si sono viste costrette a cambiare domicilio ma una volta fuori dal carcere, il 34enne le ha rintracciate riprendendo la sua incessante azione di stalker. In un’occasione, a bordo di un motociclo, le ha inseguite per tutta la città fermandosi solo dopo l’intervento di una Volante della Polizia, alla quale le due malcapitate avevano chiesto aiuto. In un caso, invece, l’uomo ha bloccato per strada la ragazza di cui si era invaghito e, costringendola con la violenza, l’ha baciata sulla bocca.

Nel frattempo Castelluzzo si era trasferito nel centro storico di Lecce dove, ancora una volta, ha dato sfogo alla sua personalità violenta, ingaggiando con i vicini di casa litigi, innescati da futili motivi.

Nel corso degli alterchi ha minacciato pesantemente diversi abitanti in zona e nella notte dell’11 gennaio scorso ha incendiato l’auto di una donna che con lui aveva avuto un battibecco; l’incendio oltre a distruggere il mezzo ne ha danneggiati altre tre parcheggiati nei pressi.

Castelluzzo era riuscito, altresì, a condizionare la vita del vicinato e addirittura si è reso responsabile di estorsione nei confronti del marito della donna cui aveva incendiato la macchina, giungendo a chiedere soldi in cambio di protezione da eventuali futuri fatti violenti al loro indirizzo.

Tutte le circostanze sono state documentate dagli investigatori della Squadra Mobile, con denunce, dichiarazione, immagini e da ultimo il sequestro degli indumenti indossati nel corso dei fatti criminosi video-ripresi.

Il lavoro investigativo ha portato al provvedimento restrittivo che ha riaperto le porte del carcere al 34enne e ridato serenità alle sue vittime.