I due, di origini somale e marocchine, con precedenti di polizia contro il patrimonio, inoltre, sono risultati essere sprovvisti di regolare permesso di soggiorno
Il tutto è partito dalla denuncia della vittima. Il tutto sarebbe stato realizzato da un dipendente, insieme a un amico, entrambi contigui al clan “Coluccia”
I giudici hanno accolto la tesi difensiva per C.R.E., 70enne ed M.G. , entrambi di Novoli, difesi dagli avvocati Francesco Spagnolo ed Alessandro Stomeo.
M.M. 50 anni di Galatina, è stato condannato per il reato di tentata estorsione. La sentenza è stata emessa dal gup Alcide Maritati al termine del rito abbreviato.
La brutale aggressione si sarebbe verificata il 18 marzo del 2017 e sarebbe stata denunciata dalla presunta vittima che si è anche costituita parte civile, ottenendo il risarcimento.