Cercarono di sfondare la porta di casa del cliente per ottenere i soldi della droga. Due leccesi a processo

Avrebbero messo in atto una serie di comportamenti violenti e minacciosi per ottenere il pagamento della somma complessiva di 1.500 euro.

Minacciarono di morte un acquirente per ottenere il “saldo” di un debito di droga.

I.M., 40enne ed F.V. 44enne, entrambi leccesi, sono finiti sotto processo. Il gup Michele Toriello, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio i due imputati.

Assistiti dagli avvocati Ladislao Massari e Lugi Rella, potranno dimostrare l’estraneità alle accuse nel corso del processo.

Dovranno presentarsi il 13 settembre 2021, dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale per la prima udienza.

Rispondono dei reati di estorsione, tentata estorsione e rapina.

Secondo l’accusa, tra novembre del 2016 e febbraio del 2017, avrebbero messo in atto una serie di comportamenti violenti e minacciosi verso un “cliente” per ottenere il pagamento della somma complessiva di 1.500 euro quale corrispettivo per alcune cessioni di sostanze stupefacenti:

In data 23 novembre del 2016, lo costringevano a versare un acconto di 400 euro. In che modo? Recandosi, presso l’abitazione dell’uomo e minacciandolo di frantumarlo di botte e di prendere la sua autovettura o quella dei genitori.

Inoltre, I.M., avrebbe mandato decine di messaggi al “cliente”, sollecitando un incontro.

Non solo, poiché i due lo avrebbero costretto a versare l’ulteriore somma di 1.100 euro mediante minaccia e violenza consistite tra l’altro: nel pretendere, con insistite richieste telefoniche rivolte anche alla compagna dell’acquirente, un incontro al fine di definire la vicenda. ​Nello specifico, si sarebbero presentati assieme ad altre due persone in data 22 febbraio del 2017, presso l’abitazione dell’uomo, rimanendo nel cortile della stessa per ben 25 minuti e tentando ripetutamente di sfondare la porta d’ingresso.