Arriva la condanna a 2 anni di reclusione, al termine del processo a carico di un 39enne di Racale, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali per avere insultato, minacciato e picchiato ripetutamente, in stato di alterazione, l’anziana madre per ottenere i soldi necessari all’acquisto di droga.
La sentenza è stata emessa ieri dal gup Angelo Zizzari, al termine del rito abbreviato (consente uno sconto di pena di un terzo). Il giudice ha disposto la sospensione della pena e la non menzione della condanna, ma con l’obbligo per il 39enne di intraprendere un percorso di recupero.
L’imputato è stato assolto con formula dubitativa, dal reato di estorsione.
I fatti si sono verificati a Racale, nel mese di novembre del 2022 e le indagini sono state condotte dai carabinieri della locale stazione. In base a quanto emerso dagli accertamenti investigativi, il 39enne, spesso in stato di alterazione per abuso di droga e alcol, avrebbe picchiato l’anziana madre e l’avrebbe in più occasioni offesa e minacciata con frasi del tipo “Ti ammazzo” e “Ti uccido”. In una circostanza, inoltre, le avrebbe procurato un vistoso ematoma in volto, dopo averle sferrato un pugno, con prognosi di una settimana. Non, solo, venivano contestate al figlio, numerose richieste di denaro (tra i 20 ed i 30 euro al giorno) alla madre, attraverso minacce di morte. I soldi sarebbero serviti al 39enne, per acquistare la droga. Per tale accusa, il giovane, come detto, è stato assolto.
L’imputato è difeso dall’avvocato Biagio Palamà.
