Arriva la condanna ad 8 anni di reclusione per un 77enne originario di un paese nei pressi di Lecce, accusato di avere molestato una bambina di appena 9 anni.
La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione penale (presidente Fabrizio Malagnino, a latere Marco Marangio Mauro e Maddalena Torelli) nella giornata di ieri, al termine del processo di primo grado, nei confronti del nonno acquisito. Le violenze di cui era accusato l’imputato, infatti, si sarebbero verificate nella casa del figlio che conviveva con la madre della bambina.
Il 77enne rispondeva dell’accusa di violenza sessuale aggravata.
Nei suoi confronti, i giudici hanno disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e da strutture frequentate da minori.
L’imputato, difeso dall’avvocato Luigi Covella, potrà fare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza, entro il termine di 90 giorni.
La Pubblica Accusa aveva invocato la condanna a 6 anni di reclusione.
La madre della vittima era parte civile con l’avvocato Marco Caiaffa. Il verdetto dei giudici prevede anche il risarcimento in separata sede.
I fatti contestati dalla Procura, si sarebbero verificati nel 2018. Secondo l’accusa, gli abusi si sarebbero verificati in casa del figlio dell’anziano. Il 77enne, approfittando dei momenti in cui si trovava da solo con la bambina, di appena nove anni all’epoca dei fatti, l’avrebbe molestata sessualmente, con baci, carezze e palpeggiamenti, nel giardino dell’abitazione.
La bambina venne anche sentita (attraverso l’ascolto protetto) nell’ambito dell’incidente probatorio, che si svolse presso la Procura per i minorenni, alla presenza di una psicologa.
L’inchiesta approdò davanti al gip Sergio Tosi che nel giugno del 2023, rinviò a giudizio l’imputato per violenza sessuale, al termine dell’udienza preliminare.