Operazione Diarchia. Cassazione annulla alcune condanne e dispone un nuovo processo

Ricordiamo che nel maggio del 2017, venne eseguita l’operazione “Diarchia” a opera dei Carabinieri del Comando provinciale di Lecce.

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio alla Corte di Appello di Lecce le sentenze di condanna per associazione mafiosa nei confronti degli imputati che rispondevano di questa accusa. Si tratta di: Damiano Cosimo Autunno, 56enne di Matino (12 anni in appello), Giuseppe Corrado, 50enne di Ruffano (12 anni), Antonio Andrea Del Genio, 37enne di Casarano e Luca Del Genio, 31enne di Casarano (entrambi 20 anni in appello), Lucio Sarcinella, 26enne di Casarano (8 anni e 8 mesi) e Marco Petracca, 46enne di Casarano (8 anni, per concorso esterno). Ed è stata annullata nei confronti di Autunno, Corrado e dei due Del Genio anche l’aggravante dello spaccio di stupefacenti. Ed ha inoltre annullato altri capi d’imputazione riguardanti imputati che non rispondevano del reato di associazione

Si dovrà dunque celebrare un nuovo processo di Appello.

Invece, non ha fatto ricorso in Cassazione, il collaboratore di giustizia Tommaso Montedoro, 42enne di Casarano, assistito dall’avvocato Sergio Luceri. Era stato condannato in Appello a 11 anni, 10 mesi e 20 giorni.

Occorre ricordare che Montedoro, durante le deposizioni in aula e nel corso degli incontri con gli inquirenti, ha sempre negato di aver fatto parte della Sacra Corona Unita.

Ricordiamo che nel maggio del 2017, venne eseguita l’operazione “Diarchia” a opera dei Carabinieri del Comando provinciale di Lecce e venne emesso un provvedimento di fermo per 14 persone, su richiesta della Dda del capoluogo. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci hanno evidenziato un processo di riorganizzazione del clan che operava nel territorio di Casarano. L’inchiesta ha preso il via dopo l’omicidio del 2016 di Augustino Potenza, nei pressi di un supermercato e il tentato omicidio di Luigi Spennato.

Il collegio difensivo

Gli imputati erano difesi dagli avvocati Mario Coppola, Luigi Covella, Luigi Corvaglia, Carlo Martina, Francesco Vergine, Valerio Vianello Accorretti, Ladislao Massari, Enrico Grosso, Antonio Piccolo, Simone Viva, Cesare Placanica.



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