Presunto sistema di appalti pilotati, sindaco di Sanarica resta ai domiciliari

Parliamo di Salvatore Sales, sindaco di Sanarica, arrestato il 13 marzo scorso, assieme ai primi cittadini di Maglie e Ruffano.

Il Riesame ha “confermato” la  misura cautelare per Salvatore Sales, sindaco di Sanarica, arrestato il 13 marzo scorso, assieme ai primi cittadini di Maglie e Ruffano ed ad altri indagati, nell’ambito di una maxi inchiesta su di un presunto sistema di appalti pilotati, in cambio di favori personali, come addobbi floreali, bottiglie di prosecco e voti.

I giudici (presidente Carlo Cazzella, a latere Simona Panzera e Giovanna Piazzalunga) hanno rigettato il ricorso della difesa, per Sales e per l’ingegnere Mario Urso, 48enne di Botrguno. Invece, l’ingegnere Maurizio Montagna, 59enne di Scorrano, nelle vesti di responsabile dei procedimenti, ha ottenuto l’attenuazione della misura cautelare del carcere con gli arresti domiciliari.

La difesa rappresentata dagli avvocati Vincenzo Blandolino (per Sales e Montagna) e Mario Antonio Blandolino (per Urso) potrà fare ricorso in Cassazione per chiedere la revoca della misura.

Domani, invece, verrà discusso il ricorso al Riesame, per chiedere la revoca o attenuazione della misura, per l’imprenditore Marco Castrignanò, di Maglie (in carcere), difeso dagli avvocati Francesco Vergine e Massimo Manfreda e per l’assessore dimissionario di Sanarica, Dario Strambaci (ai domiciliari), difeso dall’avvocato Luigi Casarano.

Ricordiamo che venerdì scorso l’ex sindaco di Ruffano, Antonio Cavallo, è tornato in libertà, dopo l’arresto del 13 marzo scorso. Il tribunale del Riesame (presidente Carlo Cazzella, a latere Pia Verderosa e Simona Panzera) ha accolto il ricorso degli avvocati Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio, che chiedevano la revoca della misura per l’insussistenza delle esigenze cautelari.

Va detto che nei giorni scorsi,  il gip Stefano Sala ha accolto la richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere, per la quale il pm Maria Vallefuoco aveva espresso parere favorevole. Il provvedimento è stato però “congelato”, perché non c’erano braccialetti elettronici a disposizione.

Invece, il  Tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso per il sindaco di Maglie, Ernesto Toma e per il vice sindaco Marco Sticchi che restano ai domiciliari. La difesa, rappresentata dagli avvocati Luciano Ancora e Roberto Sisto per Toma e da Andrea Sambati e Luciano Ancora per Sticchi, potrà fare ricorso in Cassazione.

Intanto, va detto, che dopo le dimissioni del sindaco del sindaco di Ruffano, Antonio Cavallo e del consiglio comunale è arrivato il commissario prefettizio. In queste ore, a seguito della sospensione degli organi elettivi dell’Ente, è stato nominato come commissario per la gestione provvisoria, il viceprefetto Claudio Sergi.

Ricordiamo che dopo la richiesta di arresto del pm e gli interrogatori preventivi, nell’ ambito dell’inchiesta su un presunto giro di appalti pilotati, in cambio di varie utilità come addobbi floreali, lavori di ristrutturazione, casse di prosecco e voti, sono arrivati i provvedimenti del giudice che aveva disposto l’arresto per sindaci, assessori, funzionari e per un imprenditore.

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 10 persone, dei quali 3 agli arresti in carcere e 7 agli arresti domiciliari. Sono state inoltre emesse misure interdittive del divieto di contrattare con Pubblica Amministrazione nei confronti di ulteriori 6 indagati.