Lucio in aula abbassa lo sguardo, la mamma di Noemi: “io devo andare a testa alta per mia figlia, lui no”

Condannato a 18 anni e 8 mesi di carcere col rito abbreviato, ora per Lucio Marzo arriva la conferma in Appello. La mamma di Noemi: “se li deve fare in galera”

Si può essere soddisfazione per una condanna, ma Noemi non c’è più. Nessuna pena potrà riportare in vita la studentessa di Specchia, uccisa dal suo fidanzato che ora dovrà scontare in carcere 18 anni e 8 mesi. Lo ha ribadito, ancora una volta, mamma Imma al termine del processo di Appello che ha confermato in toto la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale dei Minorenni.

Nessuno sconto per Lucio Marzo, tornato a sedere sul banco degli imputati. Nessuna attenuante. Il 18enne di Montesardo era presente in aula e quando ha incrociato gli occhi della famiglia di Noemi per pochi secondi ha abbassato lo sguardo. «Deve sempre fare così – ha dichiarato Imma – io non abbasserò mai la testa perché sono la mamma di un angelo che non c’è più e chiedo giustizia per mia figlia».

Era nell’aria, ma non era una sentenza scontata. I giudici, ad esempio, avrebbero potuto accogliere le istanze presentate dall’avvocato di Marzo, Luigi Rella che aveva chiesto una nuova perizia psichiatrica, la messa alla prova e il riconoscimento delle attenuanti generiche. Richieste, poi, respinte.

«Sono state ore un po’ di tensione, ma io me lo sentivo che sarebbe andata così. Io mi sono affidata a Noemi, lei è sempre con me e questa mattina mi ha detto “mamma stai tranquilla”» ha concluso Imma Rizzo, che non si separa mai da una collanina d’argento con inciso il nome della figlia.

I sospetti

La battaglia giudiziaria per cercare la verità, per sapere cosa realmente è accaduto quella mattina del 3 settembre non è ancora finita. «Ci sono tanti lati oscuri in questa vicenda che devono essere chiariti. Confidiamo nella magistratura che sta lavorando molto bene», ha dichiarato ai microfoni al termine del processo.

Il riferimento è all’indagine della Procura di Lecce che sta cercando di capire se qualcuno ha aiutato Lucio a ‘nascondere’ l’omicidio. I genitori di Noemi, infatti, sono convinti che il ragazzo non può aver fatto tutto da solo.

Non sarà mai contenta mamma Imma. Prima di entrare in Tribunale aveva detto ai giornalisti che sperava nella conferma della condanna. «Se li deve fare tutti, e in galera, perché Lucio è capacissimo di intendere e volere. Non basterebbe una vita per quello che ha fatto a mia figlia. Non lo perdonerò mai per quello che ha fatto. Mi ha tolto un pezzo di cuore e a mia figlia ha tolto il bene più prezioso, la vita».

Il 18enne ora tornerà in Sardegna, nel carcere di Quartucciu, dove è detenuto.



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