Lottizzazione abusiva a “Riva degli Angeli”? Procura chiede confisca e condanna imputati

I quattro imputati rispondono dell’accusa di lottizzazione abusiva. Nel 2014, fu eseguito il sequestro preventivo del complesso turistico di Torre Lapillo.

Sono accusati di lottizzazione abusiva in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, per la realizzazione del villaggio turistico “Riva degli Angeli”. In mattinata, il Pubblico Ministero Carmen Ruggiero ha chiesto la confisca del villaggio ed invocato la condanna per i quattro imputati, nel corso della discussione del processo dinanzi al giudice monocratico Marcello Rizzo.

La Procura ha infatti chiesto, trattandosi di reato contravvenzionale: 1 anno e 4 mesi di arresto ed un’ammenda di 20mila euro per Giuseppe Durante detto Pippi, 67enne titolare del complesso edilizio e legale rappresentante; riguardo gli ex sindaci di Porto Cesareo, 1 anno di arresto e 16 mila euro di ammenda per Ferruccio Mele, 70 anni di Copertino e 1 anno di arresto e 16 mila euro  di ammenda per Rocco Durante, 68 anni;9  mesi di arresto 16 mila ammenda per l’imprenditore Antonio Nestola 62 anni, entrambi di Porto Cesareo.

Secondo la Procura, infatti, “sarebbe stata messa in atto un’illecita trasformazione urbanistica, realizzando un mega complesso  turistico, dove si poteva realizzare soltanto uno stabilimento balneare ”

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Luigi Covella, Pietro ed Antonio Quinto, Antonio Savoia, Giuseppe De Luca. I legali discuteranno nel corso della prossima udienza fissata per l’11 ottobre. Invece, in data 25 ottobre, dovrebbe arrivare la sentenza del giudice.

Hanno invece preso la parola i legali di parte civile, due associazioni ambientaliste allineandosi alle conclusioni del pm. Invece, nel corso dell’udienza preliminare, tenutasi due anni fa, dinanzi al gip Vincenzo Brancato, vennero prosciolte, ben otto persone dall’accusa di falso ideologico ed omessa denuncia. Tra loro, anche Fernando Gardelicchio, 60 anni altro ex sindaco di  Porto Cesareo.

L’inchiesta

La vicenda giudiziaria ebbe inizio con le indagini disposte dalla Procura, nel 2014, che portarono al sequestro preventivo del complesso turistico Riva degli Angeli che sorge a Torre Lapillo, lungo la litoranea nord, in direzione di Taranto. Venne fuori così, l’accusa di presunti interventi edilizi non consentiti dalla legge in una zona agricola di salvaguardia paesaggistica.

Dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Campi Salentina e dalla perizia del consulente della Procura, infatti, sarebbe emersa la realizzazione di manufatti edilizi mai autorizzati e di opere che, anche se formalmente munite di titolo, erano il frutto di continua ed illecita trasformazione urbanistico-edilizia, eseguita a partire dal biennio 1984-1985.



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