Fari accesi sull’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Il bilancio dei controlli

Una moto d’acqua pizzicata nella Zona C, due subacquei sportivi che pescavano in una zona vietata e due esercizi commerciali che vendevano pesce senza etichettatura, non tracciabile: il bilancio dei controlli

L’estate è ormai archiviata, anche se l’anticiclone africano con le sue temperature calde ha ‘fermato’ il calendario ad agosto, ma gli uomini della Capitaneria di Porto di Gallipoli hanno continuato a tenere accesi i riflettori sull’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Una vigilanza quotidiana, grazie ai controlli – via terra e via mare – che hanno permesso di “scoprire” diverse irregolarità, prontamente sanzionate.

In particolare nella Zona C dell’Area Marina Protetta, nel tratto di mare che bagna Torre Lapillo è stata constatata la presenza di una moto d’acqua. Al conducente è stato consegnato un verbale amministrativo e una sanzione di 206 euro per la violazione del “Disciplinare provvisorio delle Attività consentite nell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo”.

A Punta Prosciutto, due subacquei sportivi praticavano attività di pesca con l’ausilio di autorespiratori e fucili subacquei. Pertanto si è proceduto al sequestro degli attrezzi, illecitamente utilizzati dai pescatori e del pescato, in violazione delle norme vigenti in materia di pesca sportiva in zona vietata.Uno è stato individuato e sanzionato con un verbale amministrativo di 1000 euro.

Per finire, sono state irrogate due sanzioni amministrative in due esercizi commerciali per detenzione di prodotto ittico privo di etichettatura e quindi non tracciabile da 1.500 euro ciascuno. È scattato anche il sequestro amministrativo di 60 circa kg di prodotto ittico.

I controlli nell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, come detto, sono quotidiani. Il personale della Capitaneria di Porto di Gallipoli ha il compito di vigilare e scongiurare situazioni di pericolo tutelando la salute pubblica, anche attraverso la corretta applicazione della normativa in materia di pesca, di sicurezza della navigazione e di tutela dell’ecosistema marino in una zona di elevato pregio.

L’attività si è svolta nell’ambito della consueta collaborazione con i vertici dell’Area Marina Protetta ed è stata resa possibile anche grazie al monitoraggio effettuato tramite il sistema di videosorveglianza in dotazione al Consorzio dell’Area Marina Protetta