C’è una persona priva di sensi, ma era uno ‘scherzo’. Finisce nei guai per procurato allarme

150 automobilisti indisciplinati finiti nei guai e raffica di denunce: è il bilancio dei controlli dei Carabinieri della Compagnia di Carasano.

Su cinquecento automobilisti controllati, 150 sono stati “indisciplinati”. Non hanno, insomma, rispettato il codice della strada, soprattutto per quanto riguarda l’uso delle cinture di sicurezza. È il bilancio del servizio che negli ultimi giorni ha tenuto impegnati i Carabinieri della compagnia di Casarano che sono tornati in strada per tenere sotto controllo la circolazione stradale, ma anche per contrastare i reati più comuni: dal consumo e spaccio di sostanze stupefacenti ai reati contro il patrimonio. Ecco i risultati ottenuti dagli uomini in divisa.

«Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti» è l’accusa contestata ad un 26enne di Alliste, deferito in stato di libertà. I guai per il ragazzo sono cominciati durante la perquisizione personale e domiciliare quando è spuntato fuori un involucro contenente poco più di cinque grammi di cocaina (5,40 per la precisione). La droga era nascosta nella tasca dei pantaloni. Nella camera da letto, invece, gli uomini in divisa hanno recuperato un bilancino di precisione.

Un 22enne di Casarano, invece, dovrà rispondere di «Minaccia Aggravata». L’accusa è scattata perché poco prima dell’intervento dei Carabinieri aveva minacciato il padre con un coltello. L’arma è stata sottoposta a sequestro.

«Ricettazione». Di questo sono accusati un 26enne e un 49enne residenti ad Acquarica del Capo. I due sono stati deferiti in stato di libertà al termine delle indagini che hanno permesso di inchiodarli. Utilizzavano un telefono cellulare che era stato rubato ad un 48enne di Gallipoli. La denuncia era stata formalizzata ad aprile 2018. Il telefono è stato restituito al legittimo proprietario.

Sempre per ricettazione sono stati deferiti in stato di libertà due perone, entrambe di Trieste. Anche loro utilizzavano un Samsung, provento di furto. A sporgere denuncia, in questo caso, era stato un 72enne di Ruffano.

«Procurato allarme» è l’accusa contestata ad un 20enne di Collepasso, deferito in stato di libertà. Nel cuore della notte, senza motivo, aveva chiamato al 112 per raccontare di aver notato una persona priva di sensi, stesa a terra. Come se non bastasse, aveva chiamato anche al 118.

«Evasione», invece, è l’accusa contestata ad un 45enne di Miggiano, anche lui deferito in stato di libertà. L’uomo si era allontanato da una comunità riabilitativa, dove stava scontando gli arresti domiciliari.

Un 28enne di Alliste è finito nei guai per «furto aggravato». Secondo i Carabinieri è l’autore di un furto di due bidoni aspiratutto che aveva prelevato all’interno di uno studio legale di Alliste, dove si era introdotto forzando la porta di ingresso. Sempre di Alliste è un 40enne deferito per «furto». Si era impossessato di un telefono cellulare dal bancone di un Bar. Furto è anche l’accusa contestata ad un 74enne di Taurisano. L’uomo è stato incastrato dalle immagini del sistema di video-sorveglianza installate nella rivendita di tabacchi, si era impossessato di un borsello che un cliente aveva lasciato incustodito sopra un bancone. Conteneva solo alcuni documenti personali. Non solo, una volta scoperto ha provato a disfarsi del maltolto, allontanandosi dal locale.

Singolare, invece, il furto avvenuto a Taviano. A finire nei guai, questa volta, è un sedicente che si è impossessato delle chiavi dell’auto della sorella per ‘appropriarsi’ di 200 euro, custoditi all’interno del cassetto del cruscotto.

Un 28enne di Ruffano è stato deferito in stato di libertà per «truffa». Aveva messo in vendita su un sito online un telefono, ma quando la vittima aveva versato la somma richiesta sulla carta di credito prepagata ricaricabile era sparito nel nulla. Né ha mai risposto ai contatti indicati nell’inserzione. Insomma, aveva incassato i 450 euro pattuiti, ma non aveva mani spedito il cellulare.

«Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità» è l’accusa contestata ad un 52enne sottoposto alla libertà vigilata con obbligo di soggiorno a Melissano.  È stato sorpreso, invece, in compagnia di persone poco raccomandabili che non avrebbe dovuto frequentare violando, così, le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria. A Racale hanno deferito per lo stesso reato, un 18enne sottoposto a provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento. Violando le prescrizioni si introduceva all’interno dell’abitazione.

«Porto abusivo di oggetti atti ad offendere» è l’accusa contestata ad un 39enne di Racale sorpreso in macchina con una mazza da baseball, in metallo, lunga 60 centimetri. A Melissano, invece, un 27enne è finito nei guai per lo stesso reato. Fatale anche per lui la perquisizione veicolare e personale, quando è spuntata fuori una mazza da baseball, in alluminio, lunga 63 centimetri.

«Guida sotto l’influenza dell’alcool» è l’accusa contestata ad un 27enne di Ruffano: è risultato positivo al test  effettuato all’ospedale Casarano con tasso alcolemico di 1,1 gr./l. superiore ai limiti consentiti. La patente di guida è stata ritirata. Si sono rifiutati di sottoporsi al controllo e per questo sono finiti nei guai un 27enne e un 41enne.

Nel corso del servizio sono state segnalate alle Prefetture competenti per  “uso non teurapeutico sostanze stupefacenti”  9 persone di età compresa tra i 16 e i 41 anni. Complessivamente sono state sequestrati: 3,2 grammi di hashish, 6,6 grammi di Marijuana e 1,2 grammi di Cocaina oltre ad uno spinello già confezionato. Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro.



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