Un pappagallo in casa ma senza documentazione d’acquisto. I Carabinieri lo sequestrano

Sequestrato a Guagnano un pappagallo tropicale privo della documentazione di acquisto. A Neviano, Tuglie e Parabita sequestrati, invece, richiami acustici a funzionamento elettromagnetico riproducenti il verso della quaglia.

Non tutti sanno che esiste un Nucleo di Carabinieri denominato Cites. Sono le donne e gli uomini dell’Arma che si occupano degli animali in via di estinzione e del commercio illegale che viene fatto di alcune specie faunistiche.

L’acronimo nasce dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), denominata in sigla C.I.T.E.S., appunto, nata dall’esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati). E’ ormai risaputo che lo sfruttamento commerciale sia, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell’estinzione e della rarefazione di numerose specie in natura. 

Si ricorderà certamente di questo acronimo un 51enne di Guagnano (S. C., queste le iniziali del suo nome, a cui i Carabinieri Cites di Bari, congiuntamente ai militari della stazione Cc. di Guagnano, hanno sequestrato un ara ararauna x ara chloroptera, un bellissimo esemplare di pappagallo, detenuto senza la prevista documentazione che ne doveva attestare la legale acquisizione.

A tutela degli animali sono intervenuti anche i Carabinieri forestali di Gallipoli che sia a Parabita, in località ‘Rischiazzi‘ che a Tuglie, in località ‘Monaci‘ che a Neviano in località ‘Donna Laura’hanno dapprima individuato e poi sottoposto a sequestro preventivo a carico di ignoti ben 3 richiami acustici a funzionamento elettromagnetico.

Come è noto il Salento è oggetto di rotta migratoria della quaglia selvatica (coturnix – coturnix) e di altre specie di avifauna migratoria; nelle ore notturne, spesso, i richiami acustici vengono illegalmente posizionati e impiegati, al fine di concentrare gli uccelli in aree venatorie assai ristrette così da poterli abbattere con facilità. I militari hanno individuato i vari richiami acustici riproducenti il verso ripetitivo della quaglia selvatica e provveduto poi alla loro rimozione ed al successivo sequestro.