C’è ancora chi, nonostante le restrizioni imposte dal Governo per fermare la diffusione del virus, torna a casa. Auto-certificazione ben stretta in una mano, valigia nell’altra rientrano in Puglia, raggiungono il Salento aumentando le preoccupazioni per la tenuta del sistema sanitario, incapace di gestire i numeri della Lombardia o delle regioni del Nord Italia che hanno quasi esaurito i posti in terapia intensiva. Ci vorrà del tempo, settimane, per ‘calcolare’ gli effetti di quella che tutti hanno chiamato una fuga.
«Quello che ancora non si può prevedere è l’impatto delle migliaia di persone che stanno tornando dal nord. Capite bene in questo contesto quanto sia importante stare il più possibile a casa e rispettare le regole. Un sacrificio, quello di noi tutti, che però rappresenta il principale fattore di contenimento del contagio. Quindi andiamo avanti così che stiamo facendo la cosa giusta» ha scritto il Governatore, Michele Emiliano nel suo ultimo post su Facebook. Restare a casa per spezzare la catena dei contagi, insomma.
E per chi arriva? Controlli a tappeto con termo-scanner per misurare la temperatura. Questa volta gli uomini della polizia locale e i sanitari del 118 hanno aspettato i viaggiatori dei bus alle fermate di Lecce e Maglie.
Poche persone, meno di trenta in tutto, che dovranno compilare il modulo di auto-certificazione online. E non solo se provendono dalla Lombardia o dalle altre province rosse. C’è una nuova ordinanza del Presidente, infatti, che estende l’obbligo di segnalare la propria presenza in Puglia a tutti coloro che arrivano da fuori Regione, da ogni parte di Italia o del mondo. Le regole che dovranno rispettare sono sempre le stesse: isolamento per 14 giorni. Totale.
