Ombrelloni e lettini lasciati incustoditi o piazzati troppo vicino all’acqua, scattano i controlli

Anche in questo fine settimana, la Guardia Costiera ha controllato la costa per evitare le occupazioni abusive e i comportamenti sbagliati e talvolta pericolosi di bagnanti e imbarcazioni

Ombrelloni e lettini lasciati incustoditi da sconosciuti, probabilmente per occupare il posto migliore “vista mare” o piazzati sulla battigia, ma troppo vicini all’acqua e quindi di intralcio, ad esempio, in caso di soccorsi. Su questa cattiva abitudine e su molti altri comportamenti “sbagliati” si sono concentrati i controlli della Guardia Costiera. Uomini e mezzi di Gallipoli e degli altri uffici dislocati lungo la costa salentina hanno concentrato l’attenzione, anche in questo fine settimana, sugli atteggiamenti, talvolta pericolosi, dei bagnanti spesso “inclini” alle occupazioni abusive, ma anche delle imbarcazioni (o degli acquascooter) che si addentrano nelle fasce di mare riservate alla balneazione. Prevenire, reprimere e monitorare: queste le parole d’ordine delle attività via mare e via terra che si sono concluse con una serie di sequestri e multe.

A Porto Cesareo è stato effettuato un sequestro di circa 6000 mq. di area demaniale. A Torre San Giovanni, bellissima marina di Ugento, durante i controlli in spiaggia sono stati sequestrati ombrelloni e lettini lasciati incustoditi da ignoti ed è scattata una sanzione amministrativa di più di mille euro (1.032 € per la precisione) per violazione delle norme inerenti la fascia di mare riservata alla balneazione.

Anche in questo weekend di agosto sono continuati i controlli alle strutture tra Gallipoli e Porto Cesareo finalizzati a verificare il rispetto dell’Ordinanza balneare della Regione Puglia e dell’Ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di Porto della Città Bella. Particolare attenzione, come detto, è stata posta al rispetto della fascia dei cinque metri lungo la battigia riservata al libero transito. Il tratto di spiaggia libero entro quel range deve rimanere libero, per non intralciare il passaggio delle persone o, in casi estremi, i soccorsi.

Sotto i riflettori anche la corretta tenuta delle dotazioni di primo soccorso e le prescrizioni in capo all’assistente bagnanti.

Sono state rilevate e contestate dalle motovedette della Guardia Costiera due sanzioni amministrative, per un totale di 919€ per aver navigato a motore nella fascia di mare riservata alla balneazione.

Nell’area marina protetta di Porto Cesareo, invece, sono state elevate quattro sanzioni amministrative, per un totale di 4.543,83€ per aver navigato, talvolta anche senza alcun titolo abilitativo, all’interno del sito protetto, non rispettando i divieti imposti dalla normativa di settore, ed in violazione delle norme inerenti il rispetto della fascia oraria consentita per la navigazione.



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