Con ombrelloni e lettini occupano la spiaggia libera di Sant’Isidoro, scattano multa e sequestro

Non solo, in tre noti ristoranti nel centro di Gallipoli gli uomini della Guardia Costiera hanno trovato oltre 90 kg di pesce destinato alla somministrazione, privo di etichettatura che ne attestasse la provenienza.

Non è la prima volta che capita. Quella di “occupare” la spiaggia libera con ombrelloni è lettini è un’abitudine che torna ogni estate, sollevando puntualmente le lamentele dei bagnanti che vorrebbero trovare un posto dove piazzarsi a prendere il sole. Questa volta i riflettori della Guardia Costiera di Gallipoli si sono accesi su una struttura ricettiva di Sant’Isidoro. Gli uomini in divisa, durante il controllo per verificare la corretta fruizione del demanio marittimo, hanno notato che la spiaggia attrezzata si era “allargata” a scapito di quella libera. L’area occupata con 30 oggetti tra ombrelloni e lettini, aveva un’ampiezza di 150mq. Tolta l’attrezzatura, finita sotto sequestro, il tratto è stato restituito ai bagnanti. Il titolare della struttura, invece, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria.

Non solo, sempre a Sant’Isidoro sono state contestate diverse violazioni sia dell’Ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di porto di Gallipoli che dell’ordinanza balneare della Regione Puglia per mancanza di dotazioni di sicurezza, errato distanziamento tra gli ombrelloni e non corretta delimitazione delle aree demaniali in concessione. Le sanzioni amministrative scattate hanno raggiunto un totale di oltre 3mila euro.

In località “Baia Verde”, a Gallipoli, i militari hanno notato che in uno stabilimento balneare erano state realizzate opere abusive, anche occupando circa 25mq di area demaniale. Il titolare della struttura è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria e le opere abusive sono state immediatamente rimosse per restituire le aree alla libera fruizione.

Tre ristoranti di Gallipoli multati

I controlli in materia di corretta tracciabilità e legale provenienza dei prodotti della pesca si sono conclusi con tre sanzioni amministrative da € 1500, comminate a tre diversi e noti ristoranti nel centro di Gallipoli, dove gli uomini della Guardia Costiera hanno trovato oltre 90 kg di pesce destinato alla somministrazione, privo di etichettatura che ne attestasse la provenienza. Il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro per la successiva distruzione.

Sempre a Gallipoli, sono stati sequestrati circa 300 esemplari di ricci di mare provenienti dalla pesca sportiva e posti in vendita presso due distinti banchetti improvvisati. Il prodotto ittico è stato rigettato in mare e per i due venditori è scattata una sanzione amministrativa da €4000 cadauno.

Anche in materia di sicurezza della navigazione i controlli effettuati hanno comportato l’irrogazione di una sanzione amministrativa di € 2064 ad una motobarca adibita al trasporto passeggeri che ha contravvenuto alle norme inerenti i limiti di navigazione alla stessa imposti.

Insomma, conclusi i controlli in materia demaniale, di sicurezza balneare e sulla filiera ittica, ivi incluse la ristorazione e la pesca sportiva, incrementati nel periodo estivo anche alla luce del forte afflusso turistico, il personale della Capitaneria di porto di Gallipoli ha accertato e sanzionato molteplici condotte illecite sia di carattere penale che amministrativo.

Le attività ispettive disposte dal C.V. (CP) Enrico Macrì proseguiranno, anche con maggiore intensità, nei prossimi giorni al fine di consentire a tutti i cittadini la serena fruizione del litorale e prevenire ovvero sanzionare ogni condotta contraria alla legge, in particolare quelle che mettono a rischio la sicurezza della balneazione e della navigazione, l’ambiente marino e la salute dei consumatori.



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