Affitti in nero, scattano i controlli delle Fiamme Gialle. Oltre 100mila euro sottratti al Fisco

Nel corso delle verifiche dei militari, scoperte oltre 100 violazioni da parte di esercizi commerciali e un parrucchiere abusivo

23 proprietari di seconde e terze case affittate nelle località vacanziere senza che i ricavi venissero dichiarati al fisco.

Nell’ambito dell’attività volta a garantire la sicurezza economico-finanziaria i militari delle Fiamme Gialle hanno eseguito nelle ultime settimane una serie di controlli mirati su tutto il territorio salentino, dalla città capoluogo ai principali centri della costa adriatica e jonica a maggiore vocazione turistica, sino all’entroterra.

Le verifiche, messe in atto a partire dallo scorso mese di giugno e l’analisi preliminare dei diversi contesti economici interessati hanno consentito alla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce di eseguire numerosi interventi a contrasto dell’evasione fiscale, con particolare attenzione agli affitti in nero.

I controlli dei finanzieri leccesi hanno riguardato i proprietari di seconde e terze case per gli affitti nelle località di vacanza non dichiarati al Fisco, tra cui 23 sono risultati irregolari, non dichiarando redditi al Fisco per oltre 100 mila euro.

Gli accertamenti – avviati nei confronti di proprietari di appartamenti destinati, in forma non professionale, alla locazione turistica – sono consistiti nel controllo del possesso dei titoli necessari all’esercizio dell’attività, nella sottoposizione a tassazione dei canoni di locazione, nella registrazione dei relativi contratti. I controlli hanno riguardato anche la regolare memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi.

L’azione di controllo è stata indirizzata verso svariate attività commerciali o di prestazioni di servizi (ad esempio, bar e caffè, ristoranti, empori di articoli casalinghi, ambulanti nei mercati settimanali, panetterie e rosticcerie, parrucchieri, noleggiatori di pedalò e natanti, stabilimenti balneari), che hanno portato alla luce circa 100 violazioni.

Inoltre, in un Comune del basso Salento, è stato individuato un fabbricato adibito ad attività di acconciatore, che a seguito di accertamenti svolti in loco, è risultato  essere gestita da una persona priva di titolo abilitativo/autorizzativo, con posizione IVA e attività cessata al Registro delle Imprese a far data dal 2017. Al trasgressore è stata contestata la violazione amministrativa per esercizio abusivo dell’attività, con contestuale sequestro, per la successiva confisca delle attrezzature trovate  al momento del controllo, mentre sono in corso gli ulteriori sviluppi ai fini fiscali.