
Quando con il contact-tracing – che si sta rivelando un’arma preziosa per contenere i numeri legati oronavirus – si trovato i contagi tra i «contatti stretti» dei positivi, questi casi si gestiscono come se fossero dei “micro-lockdown”, circoscritti a famiglie, aziende o residenze per anziani. Questo permette di gestire la situazione, senza abbassare la guardia. Fino a quando i focolai saranno arginati e spenti, come ha spiegato il professor Pierluigi Lopalco, assessore alla sanità della Regione, l’emergenza causata dal Covid19 sarà sotto controllo. In altre parole, fino a quando il sistema sanitario non sarà messo a dura prova si potrà gestire questa fase delicata di convivenza con il virus e la curva dei contagi che in Puglia resta più o meno stabile.
Dopo i 184 casi di infezione da Covid19 di ieri, su più di cinquemila tamponi, un record dall’inizio dell’emergenza, nell’ultimo aggiornamento del bollettino epidemiologico i positivi salgono un po’. Su 3.887 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 212 casi positivi: 71 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi, 26 nella provincia BAT, 95 in provincia di Foggia che conta anche un decesso, 7 in provincia di Lecce, 10 in provincia di Taranto.
Numeri alla mano sono 5.097 i pazienti guariti. 3.807 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 9512, così suddivisi:
- 3.789 nella Provincia di Bari
- 872 nella Provincia di Bat
- 803 nella Provincia di Brindisi
- 2.363 nella Provincia di Foggia
- 889 nella Provincia di Lecce
- 723 nella Provincia di Taranto
- 71 attribuiti a residenti fuori regione (1 eliminato da database)
- 2 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.