Difficile che la Puglia cambi “colore” come probabilmente avverrà per alcune regioni gialle, pronte ad adottare tutte le restrizioni imposte nelle altre fasce per frenare la catena dei contagi e contenere i numeri dei nuovi casi di Coronavirus che stanno mettendo in difficoltà il sistema sanitario, ma secondo Filippo Anelli, presidente della Fnomceo e dell’Ordine dei medici di Bari, il “lockdowns soft” della zona arancione potrebbe non bastare o, come ha spiegato, potrebbe avere degli effetti quando rischia di essere troppo tardi. Il timore è che «anche considerando che il trend di crescita rimanga costante e non abbia un andamento esponenziale, all’Immacolata si arriveranno ad avere 400 morti e la saturazione dei posti letto Covid che la Puglia ha disposizione».
Certo è che, al momento, la conta quotidiana dei positivi, contenuta nel bollettino epidemiologico della Regione, è più o meno stabile. Oggi, su 4.103 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 730 casi positivi: 276 in provincia di Bari, 62 in provincia di Brindisi, 81 nella provincia BAT, 155 in provincia di Foggia, 98 in provincia di Lecce, 54 in provincia di Taranto, 4 casi di residenti fuori regione.
Sono stati registrati 7 decessi in provincia di Bari
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 605.356 test. 7.774 sono i pazienti guariti. 17.813 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 28.431, così suddivisi:
- 10.382 nella Provincia di Bari
- 2.939 nella Provincia di Bat
- 1.905 nella Provincia di Brindisi
- 6.388 nella Provincia di Foggia
- 1.953 nella Provincia di Lecce
- 2.679 nella Provincia di Taranto
- 185 attribuiti a residenti fuori regione.
I dati secondo Anelli
Nella settimana dal 31 ottobre al 7 novembre in Puglia si è avuto un incremento di 5.180 positivi, con mediamente +740 soggetti positivi al Sar-Cov2 al giorno. Nello stesso periodo i ricoveri per Covid-19 sono passati da 638 a 876, con una media di 34 nuovi ricoveri al giorno, mentre gli ingressi nelle terapie intensive sono passati da 87 a 124, con una media di 5 nuovi ingressi al giorno. I decessi sono invece cresciuti da 723 a 816, con una media di 13 persone morte per Covid-19 al giorno. «Se questo andamento non rallenta – sottolinea Anelli – nel giro di 30 giorni avremo oltre 22mila positivi e 1876 posti letto, dei 2000 ad oggi previsti per i malati Covid, occupati».
«Se dovessimo arrivare a gennaio con questi ritmi di crescita – precisa – con l’arrivo dell’influenza stagionale il sistema andrà in tilt e non saremo più in grado di assistere né i pazienti Covid, né tutti gli altri. Le file di ambulanze dei giorni scorsi a Foggia ed Acquaviva e ieri le difficoltà al Di Venere sono la spia di un sistema che già oggi fa fatica a rispondere alle richieste di ricovero».