
Manifestazioni alternative al raduno nazionale organizzato nel Salento da CasaPound, intitolato 'Direzione Rivoluzione 2014'. E a Lecce si mobilita un corteo antifascita che, partendo da via Birago, ha poi raggiunto la centralissima Porta Napoli. Poliziotti in tenuta antisommossa e villa comunale chiusa sono alcune delle misure di prevenzione messe in piedi dalla Questura del capoluogo salentino per fronteggiare eventuali scontri tra fazioni opposte. Mobilitazione pacifica, organizzata da Antifa e Binario68occupato, che intende far sentire la propria voce attraverso iniziative varie, tra cui – oltre allo stesso corteo odierno – una giornata di sport popolare e dibattiti.
Contromanifestazione, dunque, che implica un controllo molto attento ad opera delle forze dell'ordine. Addirittura, nei giorni scorsi, il Questore di Lecce, dott. Antonio Maiorano, aveva considerato assieme al Viminale l'ipotesi di rinviare il derby Lecce-Barletta, in programma allo stadio 'Via del Mare'. Il match si è giocato ugualmente, ma non sono mancati rinforzi per garantire la sicurezza al di fuori del campo sportivo.
Spuntano vari striscioni, tra i manifestanti, che dipingono alcune idee piuttosto chiare: "E' tardi per restare calmi, Lecce Antifscita", "l'amministrazione leccese sponsorizza i fascisti" e poi ancora "Marò assassini, riportiamoli a casa a testa in giù". Uno schieramento politico espresso senza fronzoli, né giri di parole. Stando a quanto riportato da una nota Ansa – battuta circa un'ora addietro – alcuni manifestanti, con i volti coperti da caschi, hanno lanciato numerose bombe carte in viale Calasso.