Crollo Marsiglia: il “Sorriso” non c’è più. Il corpo di Simona è stato trovato tra le macerie

Si spengono le speranze di trovare Simona Carpignano ancora viva. Il corpo della 30enne di Taranto che abitava al terzo piano dell’edificio al civico 65 di Rue d’Aubagne crollato lunedì è stato ritrovato tra le macerie.

Con il passare delle ore le speranze di trovare qualcuno ancora vivo sotto le macerie sono pochissime. Anche se deboli, le squadre dei vigili del Fuoco e dei volontari continuano a scavare, senza sosta, tra quel che resta dei due palazzi che sono crollati, creando una ferita profonda nel centro di Marsiglia. Il bilancio, purtroppo ancora provvisorio, è di sei morti: due donne e quattro uomini.

Tra le vittime ci sarebbe anche Simona Carpigano, la 30enne di Taranto che si era trasferita nella cittadina francese per trovare lavoro. Il suo corpo, ritrovato sotto i detriti, è stato portato nell’istituto di medicina legale di Marsiglia.

Di «Sorriso», come si chiamava sui social, non si hanno più notizie da lunedì, dal giorno della sciagura, insomma. Abitava al civico numero 65 di rue d’Aubagne, uno dei due palazzi che si sono sbriciolati, dove vivevano circa dieci famiglie.

Il giornale locale «La Provence» ha pubblicato una foto della ragazza, che risale a tre giorni prima del crollo. Era a cena a casa di un vicino di casa, Fabien, anche lui tra i dispersi. Il compagno dell’uomo, Sylvain ha raccontato che la giovane pugliese voleva lasciare l’edificio dove viveva perché non si sentiva al sicuro. «Non smetteva di dire che avrebbe finito per crollare e noi provavamo a rassicurarla perché non ci credevamo», ha raccontato.

Anche Sophie, una studentessa di 25 anni, ha dichiarato ai media francesi di aver lasciato il suo appartamento domenica, per andare a stare dai genitori, perché «le porte non si chiudevano più o si chiudevano appena e le crepe erano diventate evidenti».

L’altro palazzo crollato, quello al civico 63, era stato «chiuso e murato» perché considerato pericolante. Il terzo immobile abbattuto, al civico 67, era invece abbandonato.



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