Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 23.00, quando i vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase sono stati chiamati per il crollo della campata di un solaio di una struttura utilizzata, in passato, come bar e ristorante. I caschi rossi, giunti a Cardigliano, sulla provinciale che da Miggiano conduce a Taurisano, hanno cercato, con l’aiuto delle unità cinofile, eventuali persone rimaste sotto le macerie, ma la ricerca andata avanti fino a notte fonda ha dato esito negativo.
Soltanto dopo aver escluso la presenza di feriti, anche se si tratta di un luogo non vissuto, i Vigili del Fuoco hanno effettuato un sopralluogo per tentare di capire le cause del crollo. Se i caschi rossi non si sbilanciano, in attesa degli accertamenti, la prima cittadina di Specchia, Anna Laura Remigi sospetta un atto doloso, come si legge nel lungo post condiviso su Facebook, dove parla di vile atto di danneggiamento.
Il post
«Gli ingegneri, i tecnici comunali e i vigili del fuoco non si spiegano il crollo di un pilastro e del soffitto di un locale posto all’interno della struttura di Cardigliano. Il forte sospetto è che si sia trattato di un atto doloso» scrive, la prima cittadina intenzionata a sporgere denuncia contro ignoti sperando che le indagini facciano chiarezza.
«Chi ha interesse a danneggiare Cardigliano magari mettendo in pericolo la buona riuscita dell’operazione con Cassa Depositi e Prestiti? Il danno è ingente e, fortunatamente, nella notte sono stati scongiurati danni alle persone. Le unità cinofile hanno perlustrato la zona delle macerie e le stesse sono state rimosse con un escavatorino per meglio verificare il tutto».
Di certo, l’antico insediamento trasformato in un villaggio durante il periodo fascista, un po’ come successo a Monteruga, paese fantasma ormai abbandonato, è stato ‘visitato’ spesso. E non per il suo fascino e per la storia che quelle mura raccontano
«Nell’ultimo periodo – prosegue Remigi – i locali di Cardigliano sono stati vandalizzati. Ignoti balordi hanno rubato di tutto, specie fili elettrici ed impianti. Hanno smembrato la cucina e hanno divelto e cannibalizzato i termoconvettori. Hanno picconato i muri e distrutto gli ambienti. Perché fare tutto questo proprio ora? Per il bene del paese spero che ciò non intacchi l’importantissima operazione di recupero e messa in funzione della struttura di Cardigliano tramite Cassa Depositi e Prestiti che interviene per il recupero del borgo con milioni di euro di fondi PNRR».
“Non ci spaventiamo, chi sa parli”
«Se qualcuno pensa di fermarci in questa operazione di Cardigliano, perché magari ha altri progetti milionari e speculativi in danno della comunità di Specchia, si è sbagliato di grosso. La mia amministrazione ed io non ci spaventiamo. Andiamo avanti per il bene di Specchia. Con questi atti si fa del male a tutti i cittadini di Specchia. Chi sa qualcosa ci informi, collabori con le forze dell’ordine per scoprire gli autori di queste vigliaccate criminali che possono giovare solo a pochi».
