
Aveva chiesto a un amico, nella speranza che non lo riconoscessero, di sostenere l’esame suo al posto, ma l’occhio attento di uno dei componenti della Commissione esaminatrice, lo ha smascherato e per lui e il suo “collega” è scattata la denuncia.
Gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Taurisano hanno denunciato a piede libero due extracomunitari, provenienti dal Gambia e dalla Nigeria, per i reati di sostituzione di persona, truffa e falsità ideologica.
I fatti
Come prevede la normativa, infatti, i cittadini extracomunitari residenti in Italia che richiedono il rilascio della Carta di Soggiorno, devono superare un esame che dimostri la loro comprensione della lingua italiana e partendo da ciò, la Volante del Commissariato della cittadina salentina è intervenuta, nella mattinata di sabato, presso una scuola di Ugento, su richiesta di alcuni componenti della Commissione esaminatrice del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Lecce per la valutazione della conoscenza della lingua italiana.
Una volta sul posto, gli agenti hanno raccolto le dichiarazioni di un esaminatore, che ha raccontato che, poco prima, al termine della prova, aveva riconosciuto un candidato di origine nigeriana, O.V., che aveva già consegnato il proprio elaborato, esibendo, però, come documento di riconoscimento, il Permesso di Soggiorno di un cittadino gambiano, C.M..
Il componente della Commissione si era ricordato di aver già esaminato in precedenza il cittadino nigeriano, per cui si è insospettito del fatto che avesse presentato un documento con un altro nome.
Nonostante le richieste incalzanti di spiegazioni rivolte all’esaminato, questi è rimasto in silenzio fino all’arrivo della Polizia.
Poco dopo, alla presenza degli agenti, si è presentato il cittadino gambiano, che, interrogato dagli agenti su quanto accaduto, ha dichiarato di essersi avvalso del suo amico nigeriano, per sostenere la prova di esame al posto suo perché lui non era in grado di farla.
I due extracomunitari, sono risultati in regola con le norme sul soggiorno e pertanto, sono stati denunciati all’Autorità.