Sorpresi a bruciare rifiuti illecitamente, denunciati 50enne di Trepuzzi e 60enne di Matino

 I provvedimenti scaturiti a seguito delle verifiche poste in essere dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce.

I Carabinieri del Noe di Lecce, in questo periodo di emergenza “COVID 19”, con le limitazioni alla circolazione di persone e mezzi, hanno concentrato l’attenzione alla prevenzione di eventuali modalità illecite di smaltimento di rifiuti, sia da parte di operatori di settore che di privati cittadini, intensificando le attività di controllo specifiche, mirate anche a fornire risposte concrete e adeguate alle richieste di intervento pervenute  riguardanti cattivi odori, provocati dalle emissioni derivanti dalla combustione di materiali e rifiuti durante le ore serali, perpetrate da ignoti.

Nel corso delle verifiche i militari, nel pomeriggio del 1° aprile, a Surbo hanno sorpreso un 50enne di Trepuzzi intento, in una zona periferica del comune che, con l’ausilio di un piccolo mezzo meccanico (muletto) munito di pala, era intento ad abbancare un cumulo di rifiuti già dato alle fiamme e da cui si era levata in cielo una cortina di fumo nero visibile dai carabinieri da lunga distanza.

Nel pomeriggio del giorno successivo, il 2 aprile, nella zona industriale del comune di Matino, in un’area di pertinenza di un’attività produttiva, un sessantenne del posto, è stato colto mentre alimentava un rogo di materiali vari, tra cui rifiuti plastici ed ingombranti, da cui si levava una colonna di fumo di colore scuro visibile dal centro abitato.

Pertanto, i due sono stati denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di combustione illecita di rifiuti.

Nella circostanza venivano anche sanzionate tre persone, ex art. 4 del decreto legge n. 19 del 25 marzo 2020, per aver violato le misure di contenimento del contagio da SARS-COV2, in quanto trovate fuori dai rispettivi domicili senza comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero di motivi di salute.



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