A caccia nelle campagne di Cutrofiano senza porto d’armi, denunciati padre e figlio

Uno dei due ne era totalmente sprovvisto, l’altro era in possesso di licenza per arma a uso sportivo. Le armi sono state sequestrate.

In questo periodo, con la stagione venatoria in corso, sono numerose le segnalazioni che giungono alle Centrali Operative dell’Arma dei Carabinieri, in merito a presunte violazioni sulle norme, regionali e nazionali, che disciplinano l’ esercizio della caccia.

Oltre agli interventi successivi alle segnalazioni telefoniche, i Carabinieri Forestali sono costantemente impegnati nella verifica del rispetto delle leggi in materia, contrastando altresì fenomeni di illegalità, ancora diffusi nel territorio salentino.

In particolare, è frequente il ricorso a richiami elettroacustici, vietati dalla legge, per attirare le varie specie di uccelli, con la riproduzione dei versi caratteristici di uccelli presenti nel territorio (tordo, colombaccio, quaglia). Dal mese di settembre scorso, in provincia di Lecce sono stati sequestrati 15 apparecchi e denunciate 3 persone per lo specifico reato.

Da ultimo, nel corso di un pattugliamento nelle campagne di Cutrofiano, i Militari del Nucleo Forestale di Maglie hanno individuato due persone, che imbracciavano ciascuna un fucile, aggirarsi in atteggiamento da cacciatori.

I militari, quindi, hanno proceduto all’identificazione di rito e al controllo dei documenti (possesso di licenza di porto di fucile a uso caccia, concessione regionale, assicurazione contro terzi), i Carabinieri Forestali hanno constatato che uno dei due era del tutto sprovvisto di licenza, mentre l’altro in possesso di autorizzazione per arma a uso sportivo.

I due, risultati essere padre e figlio, sono stati quindi deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce, per concorso nel porto abusivo di arma, ai sensi dell’ art. 699 del Codice Penale.

Fucili e munizioni sono stati sottoposti a sequestro.



In questo articolo: