Si tratta della seconda fase dell’Operazione “Stone Waste”. La cava veniva sfruttata in assenza assoluta dell’autorizzazione della Regione Puglia e nonostante un’ordinanza di sospensione dell’attività.
Il dispositivo, che riproduce il verso della quaglia, perfettamente funzionante e stato nascosto in un secchio di metallo, occultato tra la vegetazione
Nei guai anche il titolare di un autolavaggio, responsabile della realizzazione di uno scarico di acque reflue industriali nella fognatura pubblica di Otranto