Si aggirava con fare sospetto tra le autovetture parcheggiate in piazzetta Bottazzi, lì dove si affaccia l’ex “Vito Fazzi”. Ma quello strano modo di fare non è passato inosservato ai poliziotti, impegnati nei controlli «ad alto impatto» voluti dal Questore nelle zone a rischio della città. Per fugare i dubbi, gli uomini in divisa hanno deciso di controllarlo. È stato in quel momento che per un cittadino bulgaro, classe 1962, sono cominciati i guai.
Tradito dal “nervosismo”
Da cosa nasce cosa, si dice. E così è stato. Durante il controllo, il 56enne ha cominciato a mostrare segni di insofferenza. Nervosismo apparentemente inspiegabile che ha spinto gli agenti a far scattare anche una perquisizione per verificare l’eventuale possesso di armi, strumenti di effrazione e oggetti atti ad offendere.
I sospetti sono diventati certezze quando, all’interno del marsupio indossato a tracolla, i poliziotti hanno trovato un coltello di genere proibito lungo 19 centimetri e con una lama di 8 centimetri, una forbice di medie dimensioni e una penna la cui estremità era stata modificata per essere utilizzata come cacciavite.
Alla fine, lo straniero è stato denunciato per possesso di oggetti atti ad offendere.