
Il contrasto all’abusivismo edilizio nel basso Salento, in particolare nelle aree sottoposte a vincoli paesaggistici e naturalistici, prosegue senza sosta da parte dei Carabinieri Forestali, sulla scia delle tre fasi dell’Operazione “Another Brick”, che hanno preso avvio dall’ aprile del 2024.
L’ultimo episodio riguarda un accertamento compiuto dai Militari del Nucleo Forestale di Tricase, da cui è scaturito che una piscina realizzata, della superficie di 45 metri quadri, parzialmente funzionante, di pertinenza di una costruzione residenziale in agro di Tiggiano, in località “Le Chiuse”, priva di titolo edilizio e permesso di costruire, assenti anche le necessarie autorizzazioni per le zone sottoposte a vincoli.
Infatti, l’area ricade nel Piano Paesaggistico Regionale, facente parte del “Bosco le Chiuse”, che, tra l’ altro, è stato individuato anche come Zona speciale di conservazione della Rete europea “Natura 2000”, per cui ogni intervento deve essere corredato preventivamente da una Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca), secondo cui non derivino perturbazioni agli “habitat” naturali.
La zona, di particolare pregio naturalistico, ricade anche nel perimetro del Parco Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, che si snoda lungo il litorale del Basso Adriatico.
Il 59enne proprietario della villa, committente dei lavori per la realizzazione della piscina, è stato quindi deferito alla Procura della Repubblica di Lecce.
I Carabinieri Forestali di Tricase gli hanno addebitato i reati di cui all’ art. 44, comma 1, lett. c) del D.P.R. 380/2001 (“Testo Unico dell’ Urbanistica e dell’ Edilizia” e 181, comma 1, del D.Lgs 42/2004 (“Codice dei Beni culturali e del Paesaggio”), per intervento edilizio in assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica, oltre alla mancanza della necessaria autorizzazione dell’Ente di gestione del Parco regionale, che costituisce un illecito penale sanzionato dall’ art. 30, comma 1, della L. 394/1991 (“Legge quadro sulle aree naturali protette”).
Naturalmente, essendo il procedimento penale ancora nella fase delle indagini preliminari, le persone segnalate sono da ritenersi sottoposte alle indagini stesse e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.