Blitz a Caprarica contro il lavoro sommerso, denunciato imprenditore per violazioni in materia di sicurezza 

I controlli  in un’operazione congiunta tra i Carabinieri della Stazione di Calimera e il personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce

Tolleranza zero” nella continua l’attività di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce finalizzata al contrasto del lavoro nero e alla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro. Un’operazione che si inserisce nel quadro di un più ampio piano di controlli promossi su tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di reprimere il fenomeno del lavoro irregolare e garantire condizioni di lavoro sicure, dignitose e rispettose della legge.

Quella di ieri sera è stata un’operazione congiunta tra i Carabinieri della Stazione di Calimera e il personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce e ha portato a individuare di gravi irregolarità presso un’attività imprenditoriale sita a Caprarica di Lecce.

Al termine degli accertamenti, che hanno interessato bar, ristoranti e locali di intrattenimento, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria e amministrativa il responsabile di un esercizio dedito alla produzione di prodotti alimentari. Si tratta di un imprenditore 52enne di origine albanese ma residente a Calimera.

Le violazioni riscontrate riguardano aspetti fondamentali della normativa sulla sicurezza e sulla regolarità del lavoro.

All’uomo è stata contestata, tra l’altro, anche la mancata sorveglianza sanitaria. I controlli hanno infatti permesso di riscontrare la presenza di ben 7 lavoratori dipendenti che non erano stati mai inviati al medico competente per gli accertamenti sanitari obbligatori previsti dalla legge e volti a garantire la salute degli stessi esposti a determinati rischi.

Anche l’ambiente lavorativo in cui operavano i dipendenti presentava carenze strutturali e organizzative tali da non rispettare le prescrizioni minime in materia di sicurezza. Per tale ragione al titolare è stata contestata anche l’inadeguatezza dei luoghi di lavoro.

Una ulteriore grave irregolarità riscontrata dai militari è stata quella riguardante la presenza di un lavoratore extracomunitario privo del permesso di soggiorno. Si tratta di un cittadino anch’egli albanese che, a conclusione dei previsti accertamenti, è stato immediatamente sottoposto al provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.

Nel corso dei controlli i Carabinieri hanno accertato, infine, che presso l’attività commerciale era stato installato un impianto di videosorveglianza senza la necessaria autorizzazione e quindi potenzialmente lesivo per la privacy degli stessi dipendenti.

L’operazione ha portato inevitabilmente a conseguenze rilevanti anche sul piano sanzionatorio e amministrativo. Sono state contestate ammende per un totale quasi 20mila euro e sanzioni amministrative pari a oltre 12mila con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale.

Naturalmente,  tutti i procedimenti si trovano nella fase preliminare e che le eventuali responsabilità in ordine agli illeciti contestati dovranno essere accertate in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.