«Furto con strappo». È questa l’accusa che gli agenti della sezione volanti hanno contestato ad un 26enne tunisino, residente a Lecce. Per l’uomo, tradito dal fatto di aver “collezionato” diversi reati contro il patrimonio, è scattata una denuncia a piede libero. Questi i fatti. Tutto è cominciato il 18 novembre, quando un cittadino ha chiesto aiuto agli uomini in divisa. Il poveretto ha raccontato che uno straniero gli avrebbe portato via il telefonino che stringeva in mano, mentre si trovava in via XX settembre. Le lancette avevano da poco segnato le 17.15.
Di più. La vittima era riuscita anche a descrivere l’uomo che lo aveva derubato. Con una dovizia di particolari che i poliziotti hanno immaginato si potesse trattare di un tunisino, classe 1994, ben noto al personale della sezione Volanti. Così, per avere qualcosa in più di un semplice “sospetto” è stato effettuato un riconoscimento fotografico. E i dubbi sono diventati certezze: il denunciante ha confermato che l’autore dello scippo del suo cellulare era proprio il tunisino, volto “noto”.
Nell’ultimo mese, il 26enne si è già reso responsabile di altri reati contro il patrimonio, in particolare è stato riconosciuto autore del furto di due biciclette ed un monopattino.