
L’ennesima storia di disagio nelle carceri italiane e pugliesi, una di quelle storie di cui non si vorrebbe mai raccontare. Questa mattina verso le ore 6.35 circa il personale di Polizia Penitenziaria, durante il giro notturno d’ispezione tra le celle e nei reparti detentivi presso il Reparto 1° Piano Vigilanza Infermeria, ha fatto la macabra scoperta.
Un detenuto cittadino straniero M. A. di 36 anni, originario della Grecia senza fissa dimora, arrestato il 1 maggio 2015 scorso con l’accusa di violenza sessuale, è stato trovato appeso al telaio della porta del vano bagno con un lembo di lenzuolo al collo, utilizzato come cappio.
Subito sono state attivate tutte le operazioni per tentare di salvare il salvabile. Il detenuto è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso, ma a nulla sono valse tutti i tentativi di rianimazione.
Da qui la rabbia e la denuncia da parte del personale del COOSP presso i Penitenziario di Lecce, che “continua a registrare la soglia di oltre 1.000 detenuti contro una capienza regolamentare largamente inferiore di 700 posti letto, dove si registrerebbe anche una grande criticità di personale nella vigilanza pari a 200 unità . Emblematica appare anche l’inadeguatezza del Corpo Psicologico,Pedagogico Educativo in un Carcere dove sono previste dalle piante organiche almeno 14 unità di Educatori effettivi ma ne operano al momento solo 6 effettivi e 3 unità provenienti da semplici distacchi, servono almeno 5 unità dell’Area Educativa Pedagogica e su questo il COOSP chiederà interpello nazionale d’urgenza per la sede di Lecce”.
Amara la conclusione di Domenico Mastrulli, segretario generale nazionale Coosp “Un’altra vita spezzata tra le sbarre delle Carceri Italiane, un’altra vita soffocata da motivazioni che difficile appaiono essere comprese dalla società tutta che dimentica il Pianeta Carcere e il Mondo Penitenziario abbandonato da tempo nella sua criticità e inadeguatezza strutturale, sanitaria e degli organici che appaiono costanti, continua e soffocate, un silenzio anche politico che dovrebbe far riflettere anche chi, pensa ad aumentare organici di altri Corpi di polizia ma dimentica la classica cenerentola delle Forze di Polizia quale la Penitenziaria con meno 10.000 unità nella Vigilanza delle Carceri e nei Nuclei traduzioni e scorte oltre ad una carenza di Operatori del Comparto Ministeri della Contabilità e come dell’Area Educativa esorbitante”.