
I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti per accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”, risultata del tutto illecita.
L’episodio riguarda un terreno in località “Perni” in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9000 metri quadri) per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.
I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, oltre che rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.
Al margine di questo “piazzale” di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, a uso deposito, un altro in pietra “a secco” con antistante pavimentazione in piastrelle e “tufo” granulare.
Le opere, a parte la gestione illecita dei rifiuti, erano inserite in un ulteriore quadro di abusivismo, mancando di titolo autorizzativo, per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.
Per evitare il protrarsi degli abusi, i militari hanno sottoposto a sequestro preventivo l’intera area e deferito alla Procura della Repubblica di Lecce il 70enne proprietario. Gli sono stati ascritti i reati di cui all’ art. 256, commi 1, 2 e 3 del Decreto legislativo n. 152 del 2006 (“Testo Unico Ambientale”), per la gestione illecita, deposito incontrollato e realizzazione di discarica abusiva di rifiuti, ed all’ art. 44, comma 1, lett. b) del Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 (“Testo Unico dell’ Urbanistica ed Edilizia”) in combinato con l’ art. 181, comma 1, del Decreto legislativo n. 42 del 2004 (“Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, comunemente noto come “Codice Urbani”) per la costruzione dei tre manufatti senza il permesso di costruire con autorizzazione paesaggistica.