Attesa per il tampone… e anche per il risultato. Senza esito i bambini non possono tornare in classe

Le mamme dei bambini che hanno effettuato il tampone sabato mattina al drive-in attendono il risultato per sapere se potranno mandare i figli in classe

Un disservizio aveva trasformato l’appuntamento per effettuare il tampone al drive-in nel palazzetto di via Merine in una vera e propria odissea con tanto di mugugni e lamentele degli automobilisti che hanno atteso per ore il proprio turno. Una fila interminabile che arrivava da un lato fino al mercato di Settelacquare e dall’altro a pochi passi dallo svincolo per la tangenziale est. Effetto super green pass? Non solo. I disagi pare siano stati creati anche da una “convocazione di massa”. In pratica sono stati “invitati” a recarsi al drive-in tutti i contatti stretti di casi positivi, in modo da ricostruire la catena dei contagi. Quel famoso tracciamento necessario per spezzare la diffusione del visus. Ma non è finita! Per alcune famiglie sembra che l’attesa non sia ancora finita. Non per il test, ma per il risultato. Per capire tocca andare con ordine. Tra i convocati c’erano anche i compagni di classe di un bambino risultato positivo. I piccoli studenti di una scuola elementare si sono sottoposti al cosiddetto “tampone di controllo”, ma a poche ore dal suono della campanella la Asl non ha ancora comunicato il risultato. Quel negativo che permetterebbe agli studenti di tornare tra i banchi. Così alle ore di attesa per il tampone tocca aggiungere quelle per conoscerne il risultato.

Piccola precisazione. Come ci scrivono diverse mamma, l’ intoppo pare essersi creato proprio sabato mattina. Tutta la classe, infatti, ha dovuto sottoporsi agli accertamenti per escludere altri contagi, ma chi ha effettuato il test nel pomeriggio di sabato ha già avuto il risultato mentre chi lo ha effettuato la mattina ancora nulla. «Oltre al danno la beffa – scrive una mamma – in quanto i bambini privi dell’esito del tampone domani non potranno rientrare in classe, quindi saranno nuovamente costretti alla dad cosa che il ministero sta giustamente scoraggiando, in quanto di forte impatto emotivo negativo per i bambini. Naturalmente nessuno risponde ai numeri di telefono e nessuno è in grado di fornirci informazioni in merito».

Di fonte alla sicurezza e alla salute non c’è attesa che tenga. E anche i genitori lo sanno. Il problema è il non saper cosa fare. Se attendere ancora o organizzarsi

«Di domenica sera siamo costretti a pensare di trovare una soluzione per domani mattina su chi possa astenersi dei genitori da lavorare per poter rimanere con i bambini che ovviamente a 8 anni da soli in casa non possono stare…» precisano. A farli infuriare è la disorganizzazione perché i bambini hanno già in mano un tampone negativo fatto tra martedì e mercoledì. E fino a venerdì sono andati a scuola.