Il Tar salva le feste patronali, Scorrano e Santa Domenica avranno i fuochi d’artificio della ditta sospesa

Accolto il ricorso della ditta di fuochi d’artificio di Scorrano, a cui era stata sospesa la licenza nell’ambito dell’operazione “Tornado”.

Non c’è festa patronale senza fuochi d’artificio, ma molti spettacoli pirotecnici organizzati dalla ditta di Scorrano coinvolta dell’inchiesta «Tornado» erano in forse dopo il provvedimento del 3 luglio, firmato dal Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta, con cui si sospendeva per sei mesi la licenza per la commercializzazione e l’utilizzo di sostanze esplodenti. Troppo forte il sospetto dell’interferenza del clan dei ragazzi di Padreterno, guidati dal boss Giuseppe Amato. Un fulmine a ciel sereno, a poche ore dalle celebrazioni in onore di Santa Domenica.

A “salvare” la festa di Scorrano e molti altri appuntamenti con la tradizione (in provincia di Lecce, come in quella di Taranto), dove ora si svolgeranno regolarmente gli spettacoli pirotecnici programmati, è il Tar di Lecce che – con provvedimento cautelare monocratico del 5 luglio 2019 –  ha sospeso provvisoriamente l’efficacia della decisione dell’ente di via XXV luglio che aveva inibito lo svolgimento delle attività pirotecniche. I giudici hanno accolto la richiesta del ricorrente, Angelo Mega, assistito dagli avvocati Francesco Meo e Alfredo Matranga.

In particolare, il Presidente della III Sezione del TAR ha evidenziato le esigenze cautelari nascenti dai numerosi impegni contrattuali assunti, precisando che l’attività pirotecnica dovrà essere svolta nel rispetto di tutta la normativa di settore e con manufatti regolari.

Grande soddisfazione è espressa dai legali, gli avvocati Meo e Matranga, che sono riusciti a salvaguardare gli impegni contrattuali assunti dalla Ditta a meno di 48 ore dalla importante festa patronale del comune di Scorrano.

L’appuntamento è ora per la Camera di Consiglio del 24 luglio 2019.

Per dovere la cronica, la ditta di Angelo Mega non è quella di Donato Mega, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.