Incastrato da una finta vendita in rete di cardoncelli, per un 44enne niente internet e telefonini per 3 anni

Si tratta di un 44enne, ribattezzato “Il mago delle truffe” che nel corso di 10 anni ha messo in vendita, su siti e-commerce, vari prodotti senza mai consegnarli. 

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Nei giorni scorsi è stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Polizia di Stato, con obbligo di soggiorno per tre anni nel comune di residenza e con l’ulteriore divieto di possedere o utilizzare cellulari o dispositivi fissi o mobili programmati per connessione internet, un 44enne cittadino della provincia di Lecce, già più volte condannato e anche detenuto, conosciuto agli utenti del world wide web, come “Il mago delle truffe”.

Il Tribunale di Lecce ha infatti accolto la proposta della Divisione Anticrimine della Questura di Lecce di applicazione di una misura di prevenzione personale, con il divieto di utilizzare telefoni e connessioni internet per tre anni, nei suoi confronti.

Questi, con l’utilizzo di identità fittizie e con un modus operandi affinato nell’arco di circa un decennio, ha operato mettendo in vendita, su siti e-commerce, vari tipi di prodotti: da pezzi di ricambio per motocicli d’epoca a moderni oggetti di elettronica, e, una volta contattato dal potenziale acquirente, riusciva con una trattativa privata, a farsi accreditare il corrispettivo pagamento, per poi rendersi irreperibile, senza recapitare la merce ai clienti.

Le indagini effettuate da varie Sezioni della Polizia Postale dislocate in tutto il territorio italiano, a seguito delle innumerevoli denunce sporte dalle vittime dei raggiri, hanno consentito di individuare il responsabile di queste truffe.

A seguito dell’ultima denuncia della Sezione Polizia Postale di Lecce che riguardava la vendita di alcune balle di funghi cardoncelli su un sito specializzato un acquirente ha versato la somma 368,39 euro, quale corrispettivo per la vendita di 200 substrati di funghi.

Il Questore di Lecce, Andrea Valentino, attraverso l’Ufficio Misure di Prevenzione Personali ha proposto il truffatore seriale, che vive in provincia di Lecce, al Tribunale al fine di applicare una adeguata misura per porre un freno deciso alle sue condotte, impedendogli la reiterazione di ulteriori reati con l’utilizzo di mezzi informatici, come detto accolta e notificata all’individuo nei giorni scorsi.

Il Questore di Lecce ha esercitato tale potere in quanto, è quanto mai necessario dare maggiore impulso al controllo dei reati consumati sul web che, da luogo virtuale di intrattenimento, è oramai divenuto realtà consolidata di relazioni sociali, contrattazioni e attività lavorative, da tutelare, al pari dello spazio fisico, con tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente per la salvaguardia della sicurezza e tranquillità pubblica.

Tale esigenza è stata recepita dal presidente del Tribunale di Lecce Seconda Sezione Penale Pietro Baffa che ha emesso il citato provvedimento che si spera possa far riacquistare fiducia negli acquirenti che operano sul web, che nel periodo di pandemia da COVID 19 sono sensibilmente aumentati, fungendo anche da monito per eventuali altri truffatori seriali.



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