Sentenza di condanna per il giovane accusato di aver aggredito e violentato una donna, all’uscita di un locale. Al termine del giudizio abbreviato, il gup Sergio Tosi ha inflitto la pena di 2 anni e 6 mesi nei confronti di R.P., 19enne originario di Tricase, ma residente a Specchia, (escludendo l’aggravante e riconscendo un’attenuante). In precedenza, il pm Maria Rosaria Micucci ha chiesto la condanna a 4 anni.
Il giudice ha disposto anche la revoca della misura cautelare ai domiciliari e il giovane può tornare in libertà.
I fatti
I fatti risalgono al 26 luglio scorso, intorno alle 4:00 del mattino, quando a Specchia una donna è stata aggredita da un giovane al termine di una serata trascorsa fuori. Secondo la Procura, la vittima dopo essere stata notata a fine serata dal 19enne, all’interno di un locale pubblico, è stata pedinata per un certo tratto di strada. Ad un certo punto, il giovane si è approcciato alla donna rivolgendole una serie di minacce, per poi violentarla.
La vittima, a seguito dell’aggressione sessuale, ha riportato varie contusioni ed escoriazioni, certificate dai medici. In seguito, ha sporto denuncia e sono partite le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Specchia. Gli investigatori hanno raccolto alcune testimonianze e visionato i filmati di videosorveglianza.
Successivamente, R.P. è stato arrestato e condotto in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per il reato di violenza sessuale aggravata. Dopo il ricorso presentato dalla difesa, ha ottenuto gli arresti domiciliari.
Nel corso dell’ dell’interrogatorio di garanzia, davanti al gip Simona Panzera, R.P. ha sostenuto di non avere esercitato alcun tipo di violenza e che la presunta vittima era consenziente.
L’imputato è assistito dagli avvocati Luigi Corvaglia e Francesco Spagnolo che presenteranno ricorso in Appello.
