Aggredisce con il fratello un ragazzo e gli ‘spettatori’ non fanno nulla. Finisce ai domiciliari

Due fratelli sono finiti nei guai per aver aggredito un ragazzo all’interno di un bar nelle vicinanze di Porta San Biagio. Per il più grande sono scattati anche i domiciliari.

Ha aggredito con l’aiuto del fratello più piccolo un ragazzo, “colpevole” soltanto di aver urtato con lo zaino, mentre passava, la busta con un regalo che era posata sul tavolo. Una violenza andata in scena in un bar a pochi passi da Porta San Biagio davanti ad un pubblico di clienti che non ha mosso un dito per aiutare il minorenne che, da solo, ha chiesto aiuto alla Polizia. Alla fine i due fratelli sono finiti nei guai con l’accusa di lesioni personali aggravate dai futili motivi e violenza privata.

Non solo, la bravata è costata ancora più cara ad uno dei due, Patrick Intrepido, 20enne leccese, raggiunto dagli Agenti della Sezione Volanti che hanno bussato alla porta della sua abitazione stringendo tra le mani una ordinanza di sostituzione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria – legata ad una rapina commessa a San Cataldo l’estaste scorsa, quando con 3 complici aveva rubato la macchina, l’orologio e la borsa ad un uomo fermo a pochi passi dal Faro – con quella degli arresti domiciliari.

Per capire come si sono svolti i fatti tocca fare un passo indietro e tornare al 13 giugno.

L’aggressione con gli spettatori

L’aggressione violenta che si è consumata, come detto, in Bar nelle vicinanze di Porta San Biagio è cominciata per un motivo davvero futile. Un ragazzo, minorenne, passando tra i tavolini, avrebbe incautamente urtato con lo zaino la busta che era posata sul tavolo occupato dal 20enne. Dopo averlo insultato, è passato repentinamente alle vie di fatto, sferrando uno schiaffo al malcapitato. Il ragazzo ha tentato di difendersi, ma nulla ha potuto perché il pestaggio è continuato con l’aiuto del fratello del 20enne, di diciotto anni appena, anche lui cliente del bar, che ha afferrato per le spalle il minorenne, facendolo cadere per terra. Non è finita. Il poveretto ha rimediato un colpo sul piede, sferrato con una delle sedie del bar.

Una volta finito, i due fratelli si sono allontanati, lasciando la vittima dolorante e senza l’aiuto di alcuno. Nonostante fossero presenti numerosi clienti, testimoni diretti della violenza usata dai due, nessuno è intervenuto per aiutare il ragazzo che, da solo, ha chiamato il “113”. La vittima ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici del Pronto Soccorso, riportando una prognosi di giorni 10.

Alla fine i due fratelli sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per lesioni personali aggravate dai futili motivi e violenza privata. Non solo. La circostanza che, all’atto dell’aggressione, il 20enne fosse sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e all’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria per il reato di rapina e lesioni personali – commesso il 18 agosto 2020 a San Cataldo, in concorso con altri tre complici – ha fatto scattare la richiesta di aggravamento della misura all’Autorità Giudiziaria.

Una volta ottenuto il provvedimento cautelare, emesso dal GIP del Tribunale di Lecce, Intrepido è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.



In questo articolo: