
Dopo la denuncia, arriva il Daspo per tre tifosi che, prima della gara Lecce-Roma dello scorso 31 marzo, hanno dato vita a scontri con le Forze dell’Ordine.
I provvedimenti emessi dal Questore Vincenzo Massimo Modeo a seguito delle attività di indagine da parte della Digos e della Divisione Anticrimine.
Ricordiamo che prima dell’inizio della partita, erano arrivati i tifosi della compagine ospite a bordo di un pullman scortato dalla Polizia che, scesi nei pressi dello stadio si erano diretti verso il settore ospiti intonando cori provocatori nei confronti della squadra di casa. Questo atteggiamento ha richiamato l’attenzione e fomentato la tifoseria di ultras del Lecce, composta da 300 persone, che radunata in via Giovanni Paolo II era avanzata in blocco con i volti travisati e con intenzioni non pacifiche verso il corteo appena inscenato dagli avversari.
Lo schieramento dei reparti delle Forze dell’ordine ha impedito il contatto, tuttavia a poca distanza dallo sbarramento si è registrato il lancio di oggetti pericolosi come petardi, bottiglie, pietre verso i poliziotti schierati, 10 dei quali sono rimasti feriti.
Durante i disordini è stato immediatamente fermato, un 47 enne di Lecce, deferito in stato di libertà per resistenza a Pubblico Ufficiale, mentre un 32enne di Copertino arrestato in flagranza differita a seguito della visione delle immagini registrate dalla Scientifica.
Inoltre durante le fasi di pre filtraggio, un tifoso romanista 25enne, trovato in possesso un artifizio pirotecnico è stato denunciato a piede libero dalla Digos per possesso di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive.
Considerati i comportamenti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica e urgente la necessità di prevenire la reiterazione di simili condotte, senza dare avviso di avvio del procedimento amministrativo, la Divisione Anticrimine ha dato seguito all’istruttoria che ha portato il Questore di Lecce ad emettere i tre provvedimenti, che vietano di fare ingresso negli impianti sportivi durante le manifestazioni.
I provvedimenti hanno rispettivamente la durata di due anni per il 25enne romanista, mentre nei confronti degli ultras leccesi sono stati previsti 5 anni per il 45enne perché recidivo nelle condotte e tre anni per il copertinese.