Depistò le indagini e calunniò un pm leccese? L’ex comandante dei carabinieri del Noe di Bari torna in libertà

Il Tribunale del Riesame di Potenza ha disposto l’annullamento della misura cautelare degli arresti domiciliari per Angelo Colacicco

Torna in libertà, l’ex comandante dei carabinieri del Noe di Bari, Angelo Colacicco accusato di avere depistato le indagini della Procura di Lecce sui magistrati di Trani e calunniato il pubblico ministero.
Il Tribunale del Riesame di Potenza ha disposto l’annullamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, accogliendo l’istanza dell’avvocato difensore Francesco Ruggiero.

L’ex comandante dei carabinieri del Noe di Bari, Angelo Colacicco, attualmente in servizio presso il comando dell’Undicesimo Reggimento Carabinieri Puglia, venne arrestato il 18 marzo scorso, quando venne raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare, a firma del gip lucano.

I fatti contestati dalla Procura di Potenza, coordinata dal procuratore capo Francesco Curcio, risalgono al periodo in cui era al comando del Noe di Bari. Dalle indagini sarebbe emerso che Colacicco avrebbe fornito dichiarazioni false e reticenti in merito agli accertamenti della maxi inchiesta a carico di alcuni magistrati di Trani.

Non solo, avrebbe accusato falsamente il pubblico ministero leccese Roberta Licci di averlo intimidito e minacciato durante l’esame testimoniale. Infine, ritiene l’accusa, Colacicco avrebbe tentato di convincere altri carabinieri a testimoniare il falso, confermando la sua versione dei fatti.