
Nella tarda mattinata di ieri, gli agenti di Polizia del Commissariato di Nardò, nell’ambito di un’attività di prevenzione e contrasto ai reati contro il patrimonio, mentre erano intenti a transitare nei pressi di un istituto bancario in Via Duca Degli Abruzzi, hanno notato entrare all’interno della banca Sandro Mirra, 42enne neretino, che annovera numerosi precedenti di polizia.
Gli uomini del Commissariato, a quel punto, si sono accertati che l’uomo si è portato presso l’ufficio fidi e finanziamenti e, insospettiti dalla sua presenza, in quanto lo stesso annovera numerosi precedenti di Polizia per i reati di truffa ed essendo notoriamente nullatenente, hanno preso la decisione di avvicinarlo.
Il 42enne, vistosi preso alla sprovvista, alla richiesta sul perché si trovasse in quella sede, ha cercato di dare in un primo momento una risposta vaga.
Gli agenti, inoltre, hanno accertato, grazie all’ausilio del personale della banca, che Mirra, poco prima, aveva fatto richiesta per aprire un conto corrente.
Controllando i documenti presentati dall’uomo, poi, i poliziotti hanno scoperto che la Carta di Identità, è risultata modificata perché riportava la foto di Mirra su un documento intestato ad altra persona
Per quanto accaduto e esistendo specifici ed inderogabili elementi di responsabilità a suo carico il 42enne è stato arrestato: “Perché modificava/formava un documento di identità falso, valido per l’espatrio” (Art. 497 bis del Codice Penale); “Possesso di Carta di Identità valida per l’espatrio intestata ad altra persona” (Art. 648 del Codice Penale); “Perché tramite l’utilizzo della Carta di Identità modificata, otteneva un’apertura di un conto corrente presso l’istituto bancario” (Artt. 56 e 640 del Codice Penale” e “Perché al fine di conseguire un ingiusto profitto sostituiva la propria con l’altrui persona” (Art. 494 del Codice Penale).
L'udienza di convalida dell'arresto innanzi al gip, è stata fissata per lunedì. Sandro Mirra è assistito dall'avvocato Ezio Maria Tarantino.