Torna da un permesso ‘pieno’ di stupefacenti, a scoprire gli ovuli la Polizia Penitenziaria

Appena tornato da un permesso premio, era ‘convinto’ di riuscire ad introdurre nel Carcere la sostanza stupefacente, ingerendola. Il tentativo di un detenuto è stato bloccato dagli agenti di Polizia Penitenziaria.

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Era andato in permesso premio e poi aveva pensato bene di tornare in carcere ingerendo una bella quantità di ovuli di droga che sarebbero dovuti servire al suo fabbisogno. Magari gli avrebbero procurato anche un bel po’ di contanti, se avesse venduto la sostanza stupefacente agli altri detenuti.

Ma gli è andata male, perché non aveva fatto i conti con lo spirito di abnegazione degli uomini della Polizia Penitenziaria di Lecce che, stando sempre con gli occhi aperti sia all’interno che all’esterno della struttura carceraria, hanno avuto la soffiata giusta che gli ha permesso di bloccare, immediatamente, l’uomo.

Un novello Cavallo di Troia che a mo’ del famoso marchingegno inventato da Ulisse per distruggere i nemici aveva la finalità di farla franca con i serrati controlli e poi di guadagnarci un bel po’. Insomma, come si suol dire, l’uomo avrebbe voluto portarsi il lavoro ‘a casa’ e continuare la sua attività anche in quel luogo che servirebbe alla redenzione e all’inizio di una nuova vita.

Gli è andata male, dicevamo, perché la Polizia Penitenziaria ha fatto più del suo dovere, come nell’occasione in cui, pochi giorni fa, bloccò una partita di cellulari, microtelefonini che sarebbero dovuti finire all’interno di Borgo San Nicola eludendo i controlli.

È tuttavia amaro il commento del vice segretario regionale Osapp Puglia Ruggiero Damato che prende atto del fatto che gli uomini in divisa non sentano l’apprezzamento nei loro confronti da parte delle istituzioni, mai pronte a valorizzare – economicamente e non – i poliziotti penitenziari.

‘La gratitudine e il plauso di questa Organizzazione Sindacale va in primis a tutti i poliziotti/e penitenziari di ogni ruolo e grado che fanno servizio nella Casa Circondariale di Lecce e al Comandante di Reparto per la grandissima abnegazione, senso del dovere e rispetto del Giuramento dato, mandando avanti il sistema con grande sacrificio personale e familiare; ma tutto questo non viene ricambiato da un Amministrazione miope e sbilanciata solo verso chi custodisce la polizia penitenziaria, pertanto questa O.S. chiede alla Dirigenza locale e Regionale di fare una nota di merito a tutto il personale di Polizia Penitenziaria attraverso il Comitato Ricompense’.



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