Fermato nel porto di Gallipoli per carenze sulla sicurezza, un motopesca riparte destinazione Sciacca

Il natante era stato sottoposto a ispezione e successivamente fermato a causa della perdita di validità del Certificato di sicurezza

Nella giornata di ieri un Motopesca dedito all’attività della pesca a cianciolo (circuizione) è partito da Gallipoli con destinazione Sciacca.

Il natante era stato sottoposto a ispezione e successivamente fermato nel porto della “Città Bella” a causa della perdita di validità e conseguente ritiro del Certificato di sicurezza in possesso. Numerose infatti erano risultate le irregolarità riscontrate dai militari della Capitaneria di porto di Gallipoli e da tecnici dell’Organismo accreditato, che mettevano in pericolo la sicurezza dell’unità e del proprio equipaggio. Alcune di esse assumevano particolare rilevanza anche sotto il profilo penale.

Inoltre, i controlli a bordo erano stati estesi anche alla verifica della conformità alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, da parte del Nucleo di vigilanza, composto da Autorità marittima, Asl e Sanità Marittima, che impartito apposite prescrizioni al comandante e all’armatore del peschereccio.

In data 25 ottobre, a seguito di un’ulteriore verifica svolta a bordo dell’unità, si è constatata la chiusura delle gravi difformità rilevate nel corso della precedente visita e, pertanto, la Capitaneria di porto ha provveduto al rilascio di una nuova certificazione di sicurezza all’imbarcazione, che ha potuto quindi ripartire, non senza alcune imprescindibili limitazioni finalizzate a garantire la sicurezza della navigazione. Durante la navigazione, la nave è stata costantemente monitorata dalla Sala operativa di Gallipoli, grazie all’utilizzo di appositi sistemi di localizzazione satellitare atti a verificare il rispetto delle prescrizioni impartite, in particolare dei limiti di navigazione imposti a 3 miglia nautiche dalla costa e del divieto di pesca durante il trasferimento verso Sciacca.

L’Ufficio Circondariale marittimo di Sciacca vigilerà quindi sulla corretta regolarizzazione di alcune deficienze di minore rilevanza ma comunque necessarie per garantire una piena operatività dell’unità.

L’attività di vigilanza della Capitaneria di porto, espletata anche sotto il profilo della prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, ha ancora una volta mirato alla salvaguardia della vita umana in mare, attraverso una più consapevole conoscenza da parte delle unità del rispetto delle norme che disciplinano la sicurezza e che regolamentano le attività di pesca.