La Procura apre un’inchiesta sulla morte di un feto, avvenuto il 23 dicembre scorso.
La tragedia si è verificata all’Ospedale di Galatina, dove una giovane donna si era recata nell’imminenza del parto. In realtà, prima che ciò avvenisse, il nascituro non dava più segni di vita. E ben presto i sanitari hanno dovuto constatare la morte dello stesso.
A quel punto si è proceduto al parto naturale per l’espulsione dall’interno dell’utero, del feto pre-morto di sesso maschile.
Si è anzitutto provveduto ad informare il medico legale Ermenegildo Colosimo che ha conservato il feto e la placenta. Successivamente, i familiari della signora hanno sporto denuncia presso i carabinieri di Galatina.
Una volta notiziata la Procura, il pm di turno Alessandro Prontera ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati i nominativi di sei medici, come atto dovuto in vista dell’autopsia che dovrebbe svolgersi nella giornata di domani. Questi potranno nominare un proprio consulente di parte, in vista dell’esame. Il medico legale Roberto Vaglio, cui verrà conferito l’incarico dalla Procura, dovrà dunque effettuare una serie di accertamenti tecnici per stabilire eventuali responsabilità del personale sanitario.
Gli indagati sono assistiti tra gli altri, dagli avvocati Donato Mellone, Giuseppe Bonsegna e Daniele Montinaro.
La denuncia
In sede di denuncia, il marito ha sostenuto come la moglie, una 37enne originaria di Galatina, domenica scorsa, avesse fatto l’ultimo tracciato e sembrava che tutto andasse bene. Anche subito dopo il ricovero del 23 dicembre, gli esami erano risultati regolari e i sanitari le avrebbero somministrato un medicinale per indurre il parto. A partire dagli accertamenti successivi, però, non veniva più registrato il battito del bambino.
I familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Mario Viola e nomineranno un consulente di parte, in vista dell’autopsia.
