Rapinano 17enne con passamontagna e pistola, ma era tutto uno “scherzo”. Nei guai tre 16enni a Nardò

È successo a Nardò, dove tre ragazzi del posto hanno messo in scena una rapina ai danni di un loro conoscente. A fare chiarezza è stata la Polizia.

Non sempre gli scherzi riescono e, alle volte, si trasformano in delle vere e proprie bravate per cui gli autori potrebbero dovere pagare. Protagonisti di un episodio di finta rapina sono alcuni minorenni che volevano “burlarsi” di un loro amico, con tanto di passamontagna e pistola giocattolo. Ad essere denunciati per rapina aggravata in concorso sono stati tre 16enni di Nardò ed ora dovranno difendersi.

Una dinamica inusuale

Nella serata del 28 dicembre un 17enne di Nardò si era recato al Commissariato di Polizia locale, accompagnato dalla madre per denunciare di essere stato rapinato nel centro storico del comune salentino. Poco prima, infatti, il ragazzo passeggiava per una delle vie centrali di Nardò quando, ad un tratto, si è trovato di fronte a due giovani incappucciati con un passamontagna di colore nero. Uno dei due, inoltre, era armato di pistola. Sono subito partite le minacce da parte dei due “finti” ladri, che hanno intimato al ragazzo di dare loro il portafogli contenente 20 euro.

È qui che la dinamica dei fatti diventa del tutto inusuale. Poco dopo essere stato rapinato, il 17enne si è allontanato dal luogo del fatto e ha incontrato un suo amico al quale ha raccontato tutto. Dopo l’incontro, i due si sono recati sul posto dell’aggressione dove hanno trovato ancora i giovani incappucciati. Dopo varie insistenze, i “finti” rapinatori hanno ceduto ed hanno restituito il portafogli contenente i soldi del 17enne.

Sono immediatamente partite le indagini ed agli agenti deve essere parso chiaro sin dall’inizio che qualcosa non tornava. Nella stessa tarda serata del 28 e la mattina seguente sono state acquisite varie testimonianze e tutti gli elementi che hanno permesso di identificare il gruppo di minorenni che solitamente frequentava la zona.

E i risultati si sono visti subito. A metà mattinata, infatti, la Polizia ha acquisito le prime ammissioni di colpa tramite i genitori dei minorenni individuati. Era tutto uno scherzo, o, almeno, voleva esserlo. Tre 16enni avevano ideato la rapina ai danni del loro amico di 17 anni. Così due si sono messi il passamontagna e il terzo ha finto di aiutare la vittima nel momento del bisogno, aiutando nel recupero della refurtiva.

Non sono mancate le perquisizioni a casa dei ragazzi, dove sono stati trovati un passamontagna, uno scaldacollo e la pistola giocattolo utilizzati durante la messa in scena. È in questa occasione che i genitori dei ragazzi hanno riferito che si trattava di uno scherzo per ravvivare la tradizione di burlarsi il 28 dicembre, giorno dei SS: Innocenti martiri.

Non la pensano così, invece, gli inquirenti d’intesa con la Procura presso il Tribunale per i Minorenni che hanno deferito in stato di libertà i tre giovani per il reato di rapina aggravata in concorso.



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