Incastrati dalle telecamere i “Fleximan salentini”, uno era stato multato qualche giorno prima

Uno dei due presunti autori, solo qualche giorno prima, sarebbe stato sanzionato proprio da quel dispositivo con la conseguente decurtazione di punti
sulla patente.

Non è più uno ‘sconosciuto’ che ha conquistato gli onori della cronaca distruggendo gli autovelox con il flex. Ora il termine «Fleximan» è usato per indicare i nemici delle macchinette usate per immortalare chi supera i limiti di velocità imposti. Sui social non si parla d’altro e in giro per l’Italia sono tanti ribelli che agiscono pensando di ‘liberare’ i cittadini dalle macchinette piazzate sulle strade per incastrare chi corre troppo. Anche in Salento qualcuno aveva agito con la complicità della notte per danneggiate l’apparecchio Photored installato in località Monaci, sulla Strada Statale 476 che conduce a Santa Maria di Leuca. L’anonimato, però, è durato poco perché gli autori, presunti tali, sono stati individuati e denunciati dai Carabinieri della Stazione di Ruffano. I due avrebbero tranciato i cavi di alimentazione rendendo l’apparecchiatura inutilizzabile.

Erano stati gli agenti della Polizia Locale di Ruffano a bussare alla porta dei Carabinieri della locale Stazione per denunciare l’accaduto. Immediata è stata la risposta degli uomini dell’Arma che hanno ricostruito la dinamica dei fatti, incastrando i presunti responsabili. Indispensabile per chiudere il caso è stato l’esame dei filmati dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.

Non vi è certezza sul motivo che avrebbe spinto i due giovani a compiere tale azione. Probabilmente ispirati al fenomeno “Fleximan” che sta colpendo alcune regioni del nord Italia dove ignari stanno letteralmente abbattendo decine di autovelox. Oppure, ancor più semplicemente, perché uno dei due presunti autori sarebbe stato sanzionato, solo qualche giorno prima, proprio da quel dispositivo con la conseguente decurtazione di punti sulla patente.

Terminate le operazioni di polizia, i due soggetti sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo salentino.

Si evidenzia che, essendo il procedimento penale ancora nella fase iniziale, le persone denunciate sono da ritenersi sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.