Frode ai danni dell’Unione Europea, sgominata associazione a delinquere dalla Guardia di Finanza

È in corso di svolgimento un’operazione delle Fiamme Gialle di Lecce nella quale si sta provvedendo all’arresto di due persone e al sequestro di immobili e disponibilità finanziare. I particolari nel corso di una conferenza stampa

Una grossa e articolata attività  illecita finalizzata a mettere in atto frodi nel settore dell’agricoltura. Due uomini sono stati raggiunti da altrettante ordinanze di custodia cautelare perché ritenuti i capi di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato.
 
Gli arrestati, risultano residenti a Surbo e sono Giovanni De Matteis di 33 anni e Vincenzo Cagnazzo di 57 anni. I due,  avvalendosi della complicità di altre 4 persone, tutte legate tra loro da vincoli di parentela e ovviamente denunciate, avevano creato un attento e articolato sistema di frode attraverso cui riuscivano a percepire indebitamente contributi all’agricoltura erogati dall’ AGEA, ovvero l’agenzia deputata alla distribuzione dei fondi FEAGA (Fondo europeo agricolo di garanzia).
 
I due presunti capi dichiaravano falsamente la disponibilità di terreni di proprietà di Enti pubblici e di soggetti privati ubicati su tutto il territorio nazionale tra Puglia, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia, ovvero confiscati alla criminalità organizzata ed affidati per scopi di utilità sociale ad associazioni ed enti no profit. In provincia di Lecce le particelle agricole risultavano insistere a Lecce, Trepuzzi, Nardò, Porto Cesareo e Surbo.
 
Le indagini sono state avviate nel mese di ottobre del 2013 dagli specialisti del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce nell’ambito del piano d’azione denominato “Bonifica”, elaborato dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Romacon la collaborazione dell’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) per il controllo, a livello nazionale, del  corretto funzionamento del sistema delle erogazioni pubbliche in agricoltura.
 
L’attività investigativa ha disvelato l’esistenza di un gruppo criminale capeggiato da De Matteis, responsabile di un “Centro di Assistenza Agricola”, con sede in Surbo,e dall’ agronomo con studio professionale presso la stessa sede del C.A.A., Cagnazzo. I due, avvalendosi dell’apporto fornito dai restanti componenti l’organizzazione, avevano formato centinaia di atti falsi, tra autocertificazioni e contratti di comodato ad uso gratuito,attestanti la conduzione di terreni appartenenti ad Enti Pubblici e soggetti privati. Tali domande, munite dei visti di conformità falsamente apposti dallo stesso responsabile del Centro, venivano trasmesse all’AGEA al fine di percepire finanziamenti all’agricoltura, accreditati sui conti correnti dei fittizi conduttori e poi ripartiti tra gli associati.
 
I finanzieri hanno operato nell’ambito di un’ indagine complessa avviata con il sequestro di copiosa documentazione presso il Centro di Assistenza di De Matteis e le abitazioni private dei componenti della famiglia coinvolti nelle attività illecite. Il tutto è proseguito con  l’esecuzione di riscontri presso i reali proprietari e conduttori dei terreni, mettendo alla luce la falsità degli atti allegati alle circa 150 domande inoltrate per mezzo del C.A.A. nel periodo dal 2009 al 2014. In un caso è stato accertato che l’associazione aveva richiesto contributi anche su terreni confiscati ai noti esponenti della famiglia mafiosa Guarneri di Canicattì e successivamente assegnati al Comune di Naro per finalità sociali. 
 
La truffa è stata continuata per circa otto anni ed ha permesso di intascare oltre 900.000 euro che i finanzieri hanno intercettato sui conti correnti personali e aziendali degli arrestati.
 
Truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità materiale ed ideologica commessa sia da pubblico ufficiale che da privato sono i reati contestati, mentre i Baschi verdi hanno sequestrato 3 unità immobiliari, tre terreni, tutti ubicati in Surbo, e disponibilità finanziarie riconducibili agli associati per una somma pari agli importi indebitamente percepiti.

Insomma, lunedì scorso l’insediamento a Lecce del nuovo Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, il Colonnello Bruno Salsano che ha preso il posto di Vincenzo Di Rella e oggi, a due giorni di distanza, per il nuovo numero uno delle Fiamme Gialle leccesi, arriva, per così dire, il battesimo del fuoco con l'operazione dettagliata in conferenza stampa nella sala di piazzetta Dei Peruzzi, alla presenza, tra gli altri, del Procuratore Capo della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta.
 
 



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