Giorgia Pagano, le condizioni della stellina di Berdon dopo l’intervento

Dolori molto forti, nonostante i tanti antidolorifici e tanta rabbia: le condizioni della piccola stellina di Berdon sono ancora critiche, ma Giorgia è una guerriera

«La mia bimbetta è ancora critica. Dolori molto forti, nonostante i tanti antidolorifici, non riesce ancora a muoversi, anche piccoli movimenti le provocano forti dolori e tanta rabbia, insieme a qualche parolaccia e tanti “vai a farti un giro”, ma va bene così. Ci vuole ancora tempo e tantissima pazienza. Grazie a tutti per i vostri pensieri». Con queste parole la sorella di Elisa ha voluto aggiornare gli zii e le zie virtuali della piccola Giorgia Pagano sulle sue condizioni di salute della stellina di Berdon dopo l’ultimo intervento all’Ospedale di Pittsburgh.

Una malattia rara che le ha impedito di mangiare fin da quando era piccola ha reso la vita della piccola salentina e della sua famiglia una battaglia continua per sfidare le statistiche, per dare alla bambina una speranza, un futuro spesso negato nei casi come il suo (pochi al mondo). L’ultimo ostacolo da superare è stato un delicato intervento, durato 10 ore.

«Giorgia è veramente una guerriera» aveva scritto mamma Elisa nel post in cui spiegava cosa era accaduto in sala operatoria. «Hanno chiuso la fascia muscolare, ma non completamente come noi speravamo (sicuramente ora è più protetta di prima) e hanno trovato delle aderenze su altri organi. È stato un intervento molto molto lungo e importante, ma grazie a Dio è finita. Giorgia ha avuto febbre e ora stanno seguendo i protocolli per la sua immunosoppressione. Si è svegliata e ha molto molto dolore nonostante l’epidurale e altri farmaci in vena. Non riesce a muoversi, non riesce a parlare» si legge.

Uno dai tanti aggiornamenti del diario di bordo che la donna scrive sulla pagina Facebook che conta più di 130mila follower, finita di recente al centro di una polemica con Selvaggia Lucarelli che ha chiesto alla Regione Puglia di far luce sui fondi ricevuti dalla famiglia per le cure negli Usa. Otto anni fa, Giorgia ha dovuto lasciare il Salento e trasferirsi in America, dove è stata sottoposta ad un trapianto. Ci sono state poi le complicazioni, il rischio di rigetto, una pericardite, l’operazione per aspirarle il liquido che si era formato intorno al cuore e la cisti alla testa, scoperta dopo una risonanza magnetica. Giorgia era tornata ancora sotto i ferri, contando sulle preghiere dei salentini che hanno fatto sempre il tifo per lei. È stato così anche questa volta.



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