Era impossibile non notare quei giganteschi striscioni appesi in due punti diversi del capoluogo barocco. Dieci metri di lunghezza per imprimere nero su bianco a caratteri cubitali il pensiero degli ultras leccesi all’indomani, almeno questa è la supposizione, dell’arresto di Andrea Patarnello accusato di aver acceso un fumogeno all’interno dello stadio di Via del Mare e di aver assemblato alcuni pezzi di carta per realizzare uno cartello con la scritta «22.09.14… Fuori gli ultras dalle galere! U.L.», durante il match casalingo contro la Paganese.
Nel mirino della ‘rabbia’ giallorossa, la stampa locale rea di essere «la voce di Viale Otranto», con chiaro riferimento alla sede della Questura di Lecce.
È stata una Volante della polizia, impegnata in un normale servizio di controllo del territorio, ad imbattersi sui teli prima, intorno alle 5.30, in via Schipa all’angolo di via 95° reg. Fanteria. Il pezzo di carta era stato affisso sul muro con del nastro adesivo trasparente: sopra la scritta, di colore rosso e nero, contro una testata giornalistica online locale, «infame come tutti gli altri». Poi, quando erano da poco passate le 6.30, un’altra volante ha notato, sulla recinzione adiacente all’entrata della Villa Comunale, dal lato via San Francesco D’Assisi, un secondo striscione con la frase «Giornalisti… La voce di v.le Otranto».
La firma su entrambi è U.L.
Gli inquirenti stanno cercando ora di risalire all’identità degli autori del gesto. Alcuni indizi potrebbero arrivare anche dai filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nelle due zone.